uilL’Aula di Palazzo Montecitorio ha approvato il disegno di legge per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale che contiene misure per favorire la flessibilità nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato. Il testo torna ora al Senato per il via libera definitivo.


Novità in arrivo per gli oltre 2 milioni di partite Ive e collaboratori. L’Aula della Camera ha dato il via libera, con 256 sì, 10 no e 102 astenuti, al disegno di legge per la tutela del Lavoro autonomo non imprenditoriale che contiene misure per favorire la flessibilità nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato. Arrivano, infatti, più tutele per maternità, malattie e infortuni. Sì anche alla partecipazione degli autonomi agli appalti pubblici per incarichi di consulenza e ricerca.

 

Novità anche sulla Dis-coll, l’indennità di disoccupazione per i collaboratori che diventa diventa strutturale e viene estesa ad assegnisti e dottorandi di ricerca con borsa di studio. Più tutele, inoltre, nelle transazioni commerciali e contro i ritardi nei pagamenti. Per la prima volta poi arriva una definizione normativa del lavoro agile, il cosiddetto ‘smart working’. Cambiano anche le regole in tema di formazione: vengono estesi gli sconti fiscali per le spese per corsi di formazione o aggiornamento, master, convegni e congressi Lo Statuto del Lavoro autonomo approvato dalla Camera, già votato al Senato, tornerà adesso a palazzo Madama per il via libera definitivo.

 

Ecco in sintesi le principali novità.

 

PAGAMENTI – Sono abusive le clausole con le quali il committente cambi unilateralmente le condizioni del contratto; sono altresì abusive quelle che prevedano pagamenti oltre i 60 giorni, nel caso sono previsti interessi di mora. O ancora il rifiuto di stipulare il contratto in forma scritta.

 

MATERNITA’ – Le lavoratrici della gestione separata possono fruire del trattamento di maternità a prescindere dall’astensione dell’attività lavorativa; il congedo parentale passa da 3 a 6 mesi ed è fruibile fino al terzo anno di vita del bambino, non più solo a un anno.

 

DIS-COLL – E’ previsto che l’indennità di disoccupazione per i collaboratori, la Dis-coll, da luglio diventa strutturale ed estesa ad assegnisti e dottorandi di ricerca con borsa di studio, a fronte di un aumento dell’aliquota contributiva (0,51%).

 

MALATTIA – In caso di malattia, infortunio ma anche di gravidanza, se si svolge un’attività continuativa, non si perde il rapporto di impiego (senza il diritto al corrispettivo) e può essere sospeso fino a 150 giorni, a meno che non venga meno l’interesse del datore. Inoltre, a fronte di infortunio a malattia grave, si possono sospendere i contributi fino a 2 anni e la restituzione potrà avvenire in rate mensili.

 

APPALTI – La P.a può promuovere la partecipazione dei lavoratori autonomi a bandi e appalti pubblici. Gli autonomi sono equiparati alle Piccole e medie imprese, per l’accesso ai piani operativi nel quadro dei Fondi strutturali europei. Per partecipare ai bandi, i professionisti possono costituirsi inrete, consorzi stabili, associazioni professionali temporanee.

 

SMART WORKING – il ‘lavoro agile’ fa ingresso nella normativa nazionale, ne vengono definiti infatti i contorni dello smart working, quali ‘modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato’. Stabilito da un accordo tra le parti, prevede l’utilizzo di strumenti tecnologi, l’attività può essere svolta all’interno e all’esterno dell’azienda. Si dovranno disciplinare inoltre i tempi di riposo (il ‘diritto alla disconnessione’).

 

FORMAZIONE – I costi relativi a corsi di formazione, aggiornamento, master, congressi diventano totalmente deducibili (tetto annuo a 10 mila euro), così come le spese per i servizi di certificazione delle competenze, orientamento, sostegno all’autoimprenditorialità (fino a 5mila euro annui). Deducibilità pena anche per le spese di vitto e alloggio sostenute dal professionista-

 

CONTRATTAZIONE – Il trattamento economico e normativa del ‘lavoratore agile’, in tema ancora di smart working, non può essere inferiore a quello applicato ai colleghi che lavorano all’interno dell’azienda. Al lavoratore può essere riconosciuto il diritto all’apprendimento permanente e alla periodica certificazione delle competenze.