Messina, 3 ott. (Apcom) - Si torna a votare a Messina. Il Consiglio di giustizia amministrativa della Sicilia ha infatti annullato il risultato delle elezioni del 2005 accogliendo il ricorso presentato al Tar dalla lista del Nuovo Psi. La lista del Nuovo Psi era stata esclusa a seguito della diatriba, DA allora ancora in corso, tra Bobo Craxi e Gianni De Michelis, per il possesso del simbolo del partito, il garofano rosso, poi risolsasi a favore di De Michelis. Decadono quindi il sindaco di Messina, Francantonio Genovese, candidato a guidare il Partito democratico in Sicilia, il 14 ottobre, e il Consiglio comunale eletti nel 2005.

La maggioranza è pronta a discutere eventuali proposte di modifica all’Italicum, valutando possibili convergenze, senza comunque indicare nuovi modelli su quali indirizzare il dibattito. E’ quanto prevede la mozione elaborata dal centrosinistra in vista della discussione e del voto previsti oggi alla Camera.

 

Pronto il testo della mozione di maggioranza che oggi Montecitorio voterà insieme alle altre mozioni sull’Italicum. Nel dispositivo “la Camera si impegna ad avviare nelle sedi competenti una discussione sulla legge 6 maggio 2015 n.52, al fine di consentire ai diversi gruppi parlamentari di esplicitare le proprie eventuali proposte di modifica della legge elettorale attualmente vigente e valutare la possibile convergenza sulle suddette proposte”.

 

Nella mozione si premette che l’Italicum è entrato in vigore l’11 luglio 2016 e si prende atto che “è attualmente in corso un ampio dibattito politico su possibili e articolate ipotesi di riforma” della legge.

 

Con una proposta che sa un po’ di provocazione il Movimento 5 stelle dice la sua sull’Italicum e presenta una mozione con la quale propone il ritorno al proporzionale e alle preferenze ma con «circoscrizioni medio-piccole che, oltre a garantire rappresentatività e vicinanza agli elettori, favorisca l’aggregazione fra le forze politiche piccole e medio-piccole». Finora i grillini, pur avendo a suo tempo criticato la legge, si erano opposti a ogni ipotesi di cambiamento dal momento che il ballottagio – come si è visto a Roma e Torino – li avvantaggia rispetto al Pd per un effetto di “tutti contro”.

 

E invece ora decidono di giocare lo stesso il gioco delle modifiche all’Italicum lanciato da Sinistra italiana, che ha presentato una mozione che boccia in toto la legge elettorale entrata in vigore il primo luglio.

 

Ricordiamo che allo stato attuale sono “Proporzionale, premi di maggioranza, soglie di sbarramento, circoscrizioni provinciali e doppio turno” gli elementi dell’Italicum, il sistema elettorale che ha sostituito il Porcellum e che dovrà dal 2016 (si applicherà solo dal 1° luglio in poi) garantire rappresentatività e governabilità all’Italia.

 

In allegato l’Italicum analizzata da un’infografica comparsa sul sito di Repubblica.