indagine-federlazio-2023-pmiIndagine congiunturale Federlazio 2023: le PMI crescono seppure in un quadro di instabilità. Necessario utilizzare al meglio le risorse del PNRR per sostenere la competitività delle imprese.


È stata presentata ieri, giovedì 11 maggio, presso la Camera di Commercio di Roma, l’indagine Federlazio: “Le PMI di fronte all’instabilità della congiuntura economica”.

Alla presentazione, svoltasi presso nella prestigiosa Sala del Tempio dedicata a Vibia Sabina e Adriano, hanno partecipato Luciano Mocci, Direttore Generale di Federlazio, Massimiliano Bolis, Divisione Analisi e Ricerca Economica della Banca d’Italia,  Lorenzo Tagliavanti, Presidente della Camera di Commercio di Roma; Monica Lucarelli Assessore alle Attività Produttive e Pari Opportunità di Roma Capitale; la Vice Presidente e Assessore Sviluppo economico, Commercio, Artigianato, Industria, Internazionalizzazione della Regione Lazio, Roberta Angelilli.

È stato lo stesso Direttore Generale di Federlazio, Luciano Mocci, ad illustrare i dati più significativi emersi dall’indagine secondo cui le PMI italiane hanno dimostrato già nel 2022 di riuscire ad affrontare con coraggio la crisi economica e sociale causata dagli effetti della guerra in Ucraina.

Indagine Federlazio 2023 sulle PMI: crescono, ma in un quadro di instabilità

Nonostante l’incertezza del quadro macroeconomico, l’inflazione, l’incremento eccezionale dei costi dell’energia, delle materie prime e dei semilavorati e le difficoltà nel reperimento delle stesse, nel 2022 le imprese italiane e, gran parte di quelle del Lazio, sono riuscite a consolidare i risultati positivi del 2021 e che avevano consentito a molte imprese di iniziare a recuperare il terreno perduto nel corso della Pandemia del 2020.

La spiegazione di tale resilienza del sistema produttivo italiani si trova nei dati che confermano che le imprese che hanno introdotto soluzioni innovative soprattutto nell’ambito della digitalizzazione, si sono rafforzate ed hanno migliorato il loro livello di competitività a livello nazionale e internazionale.

Nello specifico del Lazio, le imprese che nel 2022 hanno registrato un incremento del fatturato sono il 47,5% e, in maniera particolare, sono cresciuti i ricavi sul mercato internazionale (+26 %) e su quello nazionale (+23 %). Positivi, anche se in misura più contenuta, quelli relativi al mercato delle commesse pubbliche ( +6 %). Sempre nel 2022 le imprese del Lazio hanno registrato un 15,4% di occupazione, tuttavia sono preoccupanti i dati relativi alle difficoltà diffuse nel reperimento della manodopera.

Il 46% degli imprenditori intervistati infatti riscontra forti criticità nella ricerca di personale con particolare riguardo alle figure professionali specializzate, ma anche quelle generiche. Sempre nel 2022 il 70% delle aziende laziali ha realizzato investimenti rispetto al 59,7% del 2021. Gli interventi si sono concentrati soprattutto sulla formazione e aggiornamento del personale (31,4 %); su ricerca e sviluppo di nuovi prodotti e servizi (22,9%) sulla digitalizzazione del processo produttivo (22,1%) e delle attività amministrative (14,3 %).

Nel suo intervento la Vice Presidente della Regione Lazio, Roberta Angelilli ha sottolineato come questi dati, sostanzialmente incoraggianti rispetto alla tenuta delle imprese, richiedono un impegno altrettanto forte da parte della PA a tutti i livelli, affinché le misure del PNRR possano produrre effetti benefici sulle imprese.

Dall’indagine infatti emerge che le PMI, sia a livello nazionale che laziale, si dicono non tanto preoccupate sui ritardi nell’attuazione, quanto piuttosto scettiche rispetto alle ricadute positive che il PNRR può avere su di loro.

Manca una informazione pervasiva sulle concrete opportunità che il PNRR può offrire in termini di finanziamenti e agevolazioni per la realizzazione di misure di ammodernamento, digitalizzazione, transizione ecologica, e tanti altri aspetti che possono accelerare lo sviluppo e rendere più competitivo il nostro sistema economico-produttivo.

Tutti hanno pertanto condiviso la necessità che gli stakeholder istituzionali, economici e sociali sappiano mettere in campo un’azione efficace e coordinata per raggiungere i risultati e gli obiettivi previsti dal PNRR che purtroppo allo stato attuale scontano invece gravi ritardo.

Come è stato affermato in conclusione dell’incontro, i tempi sono maturi per fare un salto culturale andando oltre protagonismi e le contrapposizioni di parte, per provare non solo a “fare squadra”, ma per “essere una vera squadra”.

Solo con un rinnovato e convinto spirito di collaborazione si possono affrontare le importanti sfide che attendono l’Italia e la sua Capitale, Roma: il Giubileo del 2025, il possibile Expo 2030, il Giubileo straordinario della Redenzione per bimillenario della morte di Cristo nel 2033.

 


Fonte: articolo di Francesca Liani