All’interno dell’ultimo quaderno Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) troviamo un approfondimento sulle novità in materia di incentivi tecnici dopo il Correttivo al nuovo Codice degli Appalti.
Il decreto legislativo 31 dicembre 2024, n. 209 ha apportato correzioni e integrazioni al Codice degli appalti ritenute necessarie a seguito della prima applicazione del nuovo Codice.
La finalità della norma resta quella di stimolare, attraverso la corretta erogazione degli incentivi:
- l’incremento delle professionalità interne all’amministrazione
- ed il risparmio di spesa per mancato ricorso a professionisti esterni.
Queste novietà devono orientare anche l’interpretazione delle modifiche apportate dal decreto correttivo rispetto all’ambito soggettivo di applicazione degli incentivi.
Le novità
Per quanto riguarda gli incentivi alle funzioni tecniche (cfr. art. 45, Codice) le modifiche apportate dal decreto correttivo concernono, in particolare:
- l’ambito dei soggetti ai quali possono essere riconosciuti gli incentivi;
- l’ambito oggettivo di applicazione dell’incentivo: le attività tecniche incentivabili, con integrazioni all’allegato I.10;
- la definizione delle procedure che rientrano nell’ambito di applicazione dell’incentivo, attraverso le integrazioni all’art. 32 dell’allegato II.14, afferente all’individuazione delle forniture e dei servizi considerati di particolare importanza.
Rimane invece invariata la disciplina innovativa relativa alle procedure per la liquidazione degli incentivi che avviene direttamente al personale dipendente senza la necessità di confluire in alcun fondo.
Infine, gli oneri relativi alle attività tecniche indicate nell’allegato I.10 che sono poste a carico degli stanziamenti previsti per «le singole procedure» di affidamento di lavori, servizi e forniture, negli stati di previsione della spesa o nei bilanci delle stazioni appaltanti e degli enti concedenti, includendo quindi anche gli affidamenti diretti.
Rimane inoltre invariata la misura complessiva dell’incentivo che è costituita da una somma non superiore al 2%, che deve essere modulata dall’Ente sull’importo dei lavori, servizi e forniture, posto a base della procedura di affidamento, iva esclusa, senza considerare eventuali ribassi nell’aggiudicazione, comprensivo anche degli oneri previdenziali, assistenziali nonché del contributo fiscale IRAP a carico dell’Amministrazione.
Incentivi alle funzioni tecniche dopo Correttivo Codice Appalti: il quaderno Anci
Il nuovo Quaderno Anci n° 54 “Regolamento per gli incentivi alle funzioni tecniche dopo il correttivo appalti” rappresenta dunque uno strumento di assistenza tecnica e supporto a Comuni e Città Metropolitane rispetto all’applicazione delle nuove disposizioni sugli incentivi delle funzioni tecniche. Il testo tiene conto anche delle circolari e pareri del MIT, di ANAC e delle Corti dei Conti, intervenuti a decorrere dall’entrata in vigore del nuovo codice appalti nel luglio 2023 ad oggi.
Chiude il Quaderno il consueto schema/facsimile di atto regolamentare da adattare alle specifiche realtà organizzative dell’ente.