Cagliari, il principale centro urbano della Sardegna, negli ultimi anni è al centro di una costante trasformazione che la rende sempre più appetibile come destinazione per eventi. Una prova è arrivata a metà ottobre quando ICity Rate 2015, la classifica delle città italiane più smart in base a parametri quali qualità della vita, ambiente, mobilità, governance e legalità, le ha assegnato il primo posto tra le città del sud Italia.
Il risultato è frutto di più azioni. Negli ultimi 4 anni un intervento da oltre 310 milioni di euro ha permesso la riqualificazione del centro storico con l’aumento delle aree pedonali, la realizzazione di nuove aree verdi e, soprattutto, di un lungomare pedonale e ciclabile di oltre 2 chilometri.
Anche l’attenzione alla sostenibilità ambientale gioca la sua parte. Cagliari e gli altri 4 comuni del sud della Sardegna riuniti sotto il cappello di Visit South Sardinia (Domus de Maria, Muravera, Pula e Villasimius) sono infatti la prima destinazione mediterranea a potersi fregiare del titolo GSTC Early Adopter, la valutazione del Global Sustainable Tourism Criteria che misura come le destinazioni e le imprese turistiche di un territorio operino attuando buone pratiche negli ambiti della sostenibilità economica, sociale, ambientale e culturale.
Cagliari, il principale centro urbano della Sardegna, negli ultimi anni è al centro di una costante trasformazione che la rende sempre più appetibile come destinazione per eventi. Una prova è arrivata a metà ottobre quando ICity Rate 2015, la classifica delle città italiane più smart in base a parametri quali qualità della vita, ambiente, mobilità, governance e legalità, le ha assegnato il primo posto tra le città del sud Italia.
Il risultato è frutto di più azioni. Negli ultimi 4 anni un intervento da oltre 310 milioni di euro ha permesso la riqualificazione del centro storico con l’aumento delle aree pedonali, la realizzazione di nuove aree verdi e, soprattutto, di un lungomare pedonale e ciclabile di oltre 2 chilometri.
Anche l’attenzione alla sostenibilità ambientale gioca la sua parte. Cagliari e gli altri 4 comuni del sud della Sardegna riuniti sotto il cappello di Visit South Sardinia (Domus de Maria, Muravera, Pula e Villasimius) sono infatti la prima destinazione mediterranea a potersi fregiare del titolo GSTC Early Adopter, la valutazione del Global Sustainable Tourism Criteria che misura come le destinazioni e le imprese turistiche di un territorio operino attuando buone pratiche negli ambiti della sostenibilità economica, sociale, ambientale e culturale.
“Quest’anno”, continua l’assessore, “abbiamo destinato circa 50mila euro per stimolare le associazioni a svolgere nella nostra città i propri congressi e quasi sicuramente la stessa cifra sarà stanziata anche nel 2016: l’incentivo ha infatti avuto riscontri positivi, permettendo per esempio all’Università di Cagliari di organizzare diversi congressi medico-scientifici. Attraverso bandi pubblici le associazioni possono accedere a contributi economici e a forniture di servizi, ma il nostro sostegno è ancora più ampio. L’assessorato è infatti pronto ad agevolare le associazioni dando la disponibilità di spazi pubblici e fornendo le informazioni per organizzare il tempo libero alla scoperta del territorio”.
Città a dimensione d’uomo, Cagliari dispone di 6 hotel a quattro stelle (631 le camere complessive) e 8 a tre stelle. Location istituzionale per gli eventi è il Centro Congressi della Fiera, lo stesso che l’anno scorso ha ospitato il congresso della Società italiana dei neurologi, neurochirurghi e neuro-radiologi ospedalieri, ma non mancano spazi inusuali come Teatro La Vetreria, fabbrica dell’Ottocento riconvertita in teatro da 200 posti.
Raggiungere la città è semplice: un treno ad alta percorrenza copre i 7 chilometri che la separano dall’aeroporto che la collega con 20 città italiane e 33 internazionali.