A febbraio la fiducia dei consumatori sale da 100,9 a 104,4 e quella delle imprese da 91,6 a 94,9. Fra queste ultime, in progresso sia i servizi di mercato (a 100,4 da 94,9) che il commercio al dettaglio (a 105,3 da 99,4).

Migliora il clima di fiducia di consumatori e imprese: a febbraio, rileva l’Istat, l’indice aumenta “in misura significativa” per i consumatori passando a 104,4 da 100,9. Anche per quello delle imprese si parla di un “deciso miglioramento”, da 91,6 di gennaio a 94,9.

Per quanto riguarda i consumatori, aumenta in misura più consistente l’indice per la componente economica (da 111,1 a 130,9) rispetto a quella personale che sale solo “lievemente” (da 102,2 a 103,7). L’Istat rileva che i giudizi dei consumatori migliorano sia con riferimento all’attuale situazione economica del Paese (a -73 da -101, il saldo), sia per quanto riguarda le attese (a 23 da -3, il saldo).

Il saldo dei giudizi sulla dinamica dei prezzi al consumo negli ultimi 12 mesi mostra una diminuzione a -27 da -22 e quello delle attese per i prossimi 12 mesi conferma questa tendenza (a -33 da -31, il saldo). Migliorano decisamente le aspettative sulla disoccupazione (a 10 da 40, il saldo). Riguardo le imprese, migliora il clima di fiducia di quelle dei servizi di mercato (a 100,4 da 94,9), del commercio al dettaglio (a 105,3 da 99,4) e della manifattura (a 99,1 da 97,6), mentre scende lievemente quello delle imprese di costruzione (a 76,6 da 77,4).

Nelle imprese dei servizi migliorano le attese sugli ordini e sull’ andamento dell’economia in generale (a -1 da -3 e a -2 da -17, i rispettivi saldi) mentre resta fermo a -9 il saldo dei giudizi sul livello degli ordini. Nel commercio al dettaglio migliorano sia i giudizi sulle vendite correnti (a -5 da -16) sia le attese sulle vendite future (a 13 da 8); in diminuzione sono giudicate le giacenze di magazzino (a 4 da 5, il saldo).

 

 

 

FONTE: Confcommercio

 

 

 

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