L’attivista di Femen che a Milano si è denudata mentre Silvio Berlusconi stava uscendo dal suo seggio è stata espulsa dall’Italia.
Pugno di ferro delle autorità milanesi contro la “Femen” che ha contestato Silvio Berlusconi nel seggio elettorale di via Scrosati a Milano (zona Bande Nere) “spuntando” da dietro il tavolo del presidente di seggio e balzando in piedi a seno nudo urlando all’ex presidente del consiglio (non candidato) di essere “scaduto”.
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Melodie Mousavi Nameghi, 30 anni a novembre, si sarebbe confusa tra i cronisti che attendevano Berlusconi al seggio mostrando un tesserino con l’intestazione ‘Cinema World Press’. Poi quando il leader di Forza Italia stava per lasciare l’aula della scuola di via Scrosati, la ragazza all’improvviso è salita su un banco dal quale in topless gli ha gridato la frase che aveva scritto sul corpo: “Sei scaduto”.
Si è poi lasciata portar via dalla polizia, che invece assieme ai carabinieri cinque anni fa aveva fatto una gran fatica a bloccare e calmare le tre contestatrici, ed è poi stata identificata in questura. Indagata per resistenza a pubblico ufficiale e per aver provocato disordini durante le operazioni elettorali, in serata è stata rimpatriata in Francia.
Oltre all’allontanamento, proposto dal questore Marcello Cardona e accolto dal prefetto Luciana Lamorgese, alla donna è stato inibito il reingresso in Italia per cinque anni. Non si è scomposto Berlusconi che ha prima sorriso, poi si è allontanato e infine è rientrato nel seggio per votare.
Il successivo provvedimento di allontanamento è stato preso in base all’art. 20 del decreto legislativo del 2007 che disciplina la libera circolazione e il soggiorno di cittadini comunitari all’interno del territorio italiano. Al comma 4 si legge che i cittadini dell’Ue che hanno acquisito il diritto di soggiorno permanente “possono essere allontanati solo per gravi motivi di ordine e di sicurezza pubblica”.