L’allarme di Coldiretti: con il caldo anomalo e la mancanza di pioggia è scattata l’emergenza incendi al Sud.
Con il divampare di roghi, dalla Sicilia alla Sardegna dalla Puglia all’Abruzzo decine di ettari di macchia mediterranea, boschi e ulivi sono andati a fuoco.
Questo è quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti dal quale si evidenzia che le temperature tropicali e l’assenza di precipitazioni nel mezzogiorno favoriscono il propagarsi delle fiamme e aiutano i piromani.
Per ricostituire i boschi ridotti in cenere dal fuoco ci vorranno fino a 15 anni con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo.
Emergenza Incendi al Sud: il resoconto della Coldiretti
Nelle aree bruciate saranno impedite anche tutte le attività umane tradizionali e la scoperta del territorio da parte di decine di migliaia di appassionati.
Se certamente il divampare delle fiamme è favorito dal clima anomalo, a preoccupare è proprio l’azione dei piromani con il 60% degli incendi che si stima sia causato volontariamente.
Un costo drammatico che l’Italia è costretta ad affrontare perché mancano:
- prevenzione
- sorveglianza
- e soprattutto educazione ambientale sul valore inestimabile di un patrimonio determinante per la biodiversità e per la stabilità idrogeologica del territorio.
L’assenza di pioggia è causa della siccità con il fiume Po che soffre un crollo delle portate, fino al 30% rispetto alla media storica. E con una situazione di siccità che riguarda l’intero bacino padano dove si ottiene oltre 1/3 della produzione agricola italiana.
La pioggia è attesa per combattere la siccità nelle campagne. Ma per essere di sollievo deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa. Mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente, come quelle che sono avvenute al nord, provocano danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti.
A preoccupare gli agricoltori è soprattutto la grandine per i danni irreversibili che provoca alle colture in campo come frutta e verdura in piena fase di raccolta ma anche ai vigneti.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it