A partire dal 1° agosto, si potranno inviare le domande, sul sito dell’Inps, per richiedere il Bonus Iscro: ecco di cosa si tratta.


Tra due giorni, più nello specifico il 1° agosto 2024, i possessori di partita iva, da almeno tre anni, potranno richiedere il Bonus Iscro.

Si tratta di una misura sperimentale, lanciata nel periodo dal 2021 al 2023, che quest’anno è stata resa più strutturata ed è stata finanziata per i prossimi 10 anni.

Potrà essere erogata fino all’esaurimento delle risorse, pari a 16 milioni di euro.

Ecco di cosa si tratta e come richiederlo.

Bonus Iscro 2024: ecco cos’è e quali sono i requisiti per richiederlo

Il Bonus Iscro (Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa) permetterà ai possessori di partita Iva, in difficoltà economica, di ottenere fino a 800 euro al mese.

L’indennizzo è riservato a coloro che rispettano i seguenti requisiti:

  • Iscrizione alla Gestione separata Inps;
  • Partita Iva aperta da almeno tre anni;
  • Le entrate, nel 2023, per il lavoro autonomo, devono essere state inferiori rispetto al 70% della media dei redditi dei due anni precedenti. Ad esempio, se nel 2021 e nel 2022, in media, c’è stato un reddito di 10mila euro l’anno, nel 2023 il reddito dovrebbe stare sotto i 7mila euro, per ricevere il beneficio;
  • Il reddito totale del 2023 deve essere inferiore ai 12mila euro;
  • Essere in regola coi contributi.

I beneficiari sono i liberi professionisti, compresi i partecipati agli studi associati o società semplice con reddito da lavoro autonomo.

Al contrario, sono esclusi i titolari di qualunque trattamento pensionistico diretto e coloro che risultano assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie.
I beneficiari, inoltre, non possono ricevere l’Assegno di Inclusione, la Naspi o la Dis-coll.

Il contributo è pari ad un quarto del reddito registrato nell’anno precedente (quindi il 2023) e può andare da un minimo di 250 euro fino ad un massimo di 800 euro al mese.

Il bonus sarà erogato per un massimo di 6 mesi, a partire dal giorno successivo alla data in cui è stata presentata la domanda.
Durante l’erogazione, il beneficiario dovrà partecipare a percorsi di aggiornamento professionale, organizzati dal Ministero del Lavoro e dalle Regioni. In caso contrario, decadrà il beneficio.

Come fare domanda

Per poter fare domanda, occorrerà accedere al sito dell’Inps, mediante Spid, Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
In alternativa, ci si può rivolgere ad un patronato o ad una sede territoriale dell’Inps.

Le domande potranno essere inviate nella finestra temporale compresa tra il 1° agosto e il 31 ottobre 2024.