direttiva-ue-copyright-2018-youtubeDirettiva UE Copyright 2018: Youtube e i suoi contenuti sono a rischio? Ecco alcuni motivi che potrebbero generare preoccupazione al gigante californiano.


A Settembre, la proposta di riforma del copyright, votata dell’Europarlamento, ha trovato il via libera, con 438 voti favorevoli, 226 contrari, 39 astenuti. Si aprono quindi i negoziati con Consiglio per arrivare, eventualmente, all’approvazione definitiva.

 

Tra i tanti servizi di hosting video presenti sulla Rete potrebbe rischiare anche Youtube: perché?

 

Direttiva UE Copyright 2018: Youtube rischia?

 

L’articolo 13 previsto dalla direttiva sul diritto d’autore dell’Unione Europea, approvata a settembre, rischia di essere un duro colpo per i contenuti digitali. Lo sa bene anche YouTube che, per tramite del suo amministratore delegato Susan Wojcicki, tramite il blog ufficiale ha avvertito che se la direttiva venisse approvata così com’è, potrebbe trovarsi costretta a “bloccare” i video per “evitare di essere perseguita” per non aver rispettato l’articolo 13.

 

L’articolo 13 rappresenta uno dei punti più discussi della normativa, che prevede siano le piattaforme a dover esercitare in forma attiva il controllo sulla natura dei contenuti caricati. In caso di violazioni, la responsabilità ricadrebbe sui servizi e non sugli utenti.

 

Con un ritmo di 400 ore di video caricati su YouTube ogni minuto sarebbe possibile il monitoraggio costante dei diritti di copyright come vorrebbe imporre la UE? La risposta, secondo l’AD di Youtube Susan Wojcicki, è no, così la dirigente ha spiegato che la libertà creativa è a rischio.

 

Per Wojcicki le potenziali ripercussioni dell’articolo 13 vanno oltre i rischi finanziari per YouTube e per gli altri servizi online, arrivando a interessare la libertà d’informazione e di espressione. I residenti europei corrono il rischio di rimanere esclusi dalla fruizione di video che, solo nell’ultimo mese, sono stati riprodotti oltre 90 miliardi di volte. Questi filmati provengono da tutto il mondo, non solo dai 35 milioni di canali del continente, includendo corsi per imparare le lingue e tutorial sulla scienza insieme ai video musicali.