Dichiarazione di conformità smarrita? Ecco quali sono le differenze tra DiCo e DiRi e quando puoi usare la dichiarazione di rispondenza.


Nel mondo delle ristrutturazioni, capita spesso di imbattersi in impianti privi della documentazione originale. L’elettricista ha chiuso anni fa, l’idraulico non si trova più, e il nuovo proprietario dell’immobile si ritrova senza la famigerata dichiarazione di conformità (DiCo). Cosa fare? In alcuni casi, la legge consente di sostituirla con una dichiarazione di rispondenza (DiRi). Ma attenzione: non è sempre possibile.

Un’alternativa possibile, ma non per tutti

Il riferimento è l’art. 7, comma 6 del DM 37/2008, che apre alla possibilità di utilizzare una DiRi solo per impianti realizzati prima del 27 marzo 2008. E solo se la dichiarazione di conformità non è mai stata redatta.

La DiRi, in pratica, è una fotografia tecnica dello stato dell’impianto: certifica che risponde alle norme vigenti al momento della sua realizzazione, pur in assenza della documentazione originaria.

Chi può redigerla?

La rispondenza non può essere firmata da chiunque. È necessaria una figura ben precisa:

  • Un professionista iscritto all’albo professionale (ingegnere, perito industriale, ecc.);
  • Con almeno cinque anni di esperienza specifica nel settore impiantistico a cui si riferisce la dichiarazione.

In altre parole: serve un tecnico esperto, che conosca la normativa e sappia valutare l’impianto in modo rigoroso.

Checklist: posso usare la dichiarazione di rispondenza?

Ecco una guida pratica per capire se puoi sostituire la DiCo con una DiRi:

L’impianto è stato realizzato prima del 27 marzo 2008?
Sì: procedi con la verifica dei punti successivi.
No: la DiRi non è ammessa. Serve una nuova DiCo.

 La dichiarazione di conformità originale è assente o irreperibile?
Sì: puoi considerare la DiRi.
No: se la DiCo esiste, anche solo parzialmente, non si può sostituire.

L’impianto non ha subito modifiche sostanziali dopo il 2008?
Sì: la DiRi può essere redatta sullo stato originario.
No: eventuali modifiche dopo il 2008 richiedono una DiCo.

La verifica sarà eseguita da un professionista abilitato con almeno 5 anni di esperienza nel settore impiantistico?
Sì: condizione necessaria.
No: non è valida la DiRi redatta da tecnici senza tali requisiti.

L’impianto è conforme alle norme tecniche dell’epoca?
Sì: la rispondenza può essere rilasciata dopo verifica.
No: occorrono adeguamenti tecnici prima di ogni attestazione.

Esempi concreti

  • Impianto elettrico del 2005 in un appartamento senza DiCo: sì, puoi usare la DiRi, se redatta da tecnico abilitato.
  • Impianto idrico del 2007 con sola fattura, ma nessuna DiCo: sì, ammessa la DiRi.
  • Impianto gas del 2010 senza DiCo: no, è obbligatoria una nuova dichiarazione di conformità.

La dichiarazione di rispondenza non è una sanatoria automatica

È bene ricordarlo: la DiRi non è un “salvacondotto” per tutti gli impianti. Non può sostituire la conformità se l’impianto è recente, né può essere usata per coprire abusi o lavori fatti male. È uno strumento tecnico, pensato per casi specifici e ben delimitati nel tempo.

Chi opera nel settore edilizio e impiantistico, dai tecnici ai committenti, deve conoscere bene questa distinzione per evitare contestazioni, sospensioni dei lavori o problemi in fase di compravendita immobiliare.