L’Associazione Luca Coscioni ha depositato in Cassazione il quesito del referendum per rendere legale l’eutanasia in Italia.
Insieme ai leader dell’Associazione Luca Coscioni hanno partecipato al deposito del Referendum per l’Eutanasia Legale i rappresentanti del Comitato promotore e i famigliari di militanti vittime delle proibizioni.
Depositato in Cassazione il referendum sull’eutanasia
L’obiettivo è raccogliere 500mila firme entro settembre per dare ai cittadini la possibilità di votare sul fine vita.
Il documento risulta depositato alla presenza dei leader dell’Associazione, tra cui Marco Cappato, Filomena Gallo, Mina Welby, Marco Perduca e Rocco Berardo. Presenti anche i rappresentanti del Comitato Promotore e i famigliari di chi ha vissuto da vicino il dramma sulle scelte di fine vita. Come Valeria Imbrogno, compagna di Fabiano Antoniani e i genitori e la sorella di Luca Coscioni – Anna, Rodolfo e Monica.
Scopriamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Il quesito referendario
Si tratta di un referendum parzialmente abrogativo dell’articolo 579 del Codice penale, sul cosiddetto omicidio del consenziente. L’unica fattispecie che nel nostro ordinamento assume un ruolo centrale nell’ambito delle scelte di fine vita, dal momento che non esiste una disciplina penale che proibisca in maniera espressa l’eutanasia.
In assenza della menzione stessa del termine “eutanasia” nelle leggi italiane, la realizzazione di ciò che comunemente si intende per eutanasia attiva (sul modello olandese o belga) è impedito dal nostro ordinamento.
Infatti l’eutanasia attiva è vietata:
- sia nella versione diretta, in cui è il medico a somministrare il farmaco eutanasico alla persona che ne faccia richiesta (articolo 579 del Codice penale – Omicidio del consenziente)
- e sia nella versione indiretta, in cui il soggetto agente prepara il farmaco eutanasico che viene assunto in modo autonomo dalla persona (articolo 580 del Codice penale – Istigazione e aiuto al suicidio), fatte salve le scriminanti introdotte dalla Consulta con la Sentenza Cappato.
Dunque con il referendum parzialmente abrogativo dell’articolo 579 del Codice penale (Omicidio del consenziente), dunque si andrebbe:
- da un lato a distinguere l’aiuto al suicidio
- e dall’altro a depenalizzare l’eutanasia, attualmente vietata dalla fattispecie di omicidio del consenziente.
Il testo completo
A questo link potete consultare il testo completo del quesito referendario.
Fonte: Associazione Luca Coscioni