Pubblicato il Comunicato del Presidente del 16 dicembre 2015 “Controlli a campione dell’Autorità sugli interventi da realizzarsi con estrema urgenza ai sensi dell’art. 9 del decreto legge 133/2014 e secondo le modalità definite dal Comunicato del Presidente del 5 febbraio 2015 – Esiti dei controlli effettuati sul primo campione e individuazione del secondo campione”.
Con riferimento alle misure di semplificazione burocratica per la realizzazione di interventi di “estrema urgenza” introdotte dall’art. 9 del decreto legge 133/2014 (c.d. “Sblocca Italia) e facendo seguito a quanto diffuso con il Comunicato del 1° luglio 2015 relativamente ai controlli a campione da effettuarsi a cura dell’Autorità sulle procedure di affidamento e di esecuzione di tali interventi, il Comunicato del Presidente del 16 dicembre 2015 riporta gli esiti dei controlli espletati sugli affidamenti rientranti nel primo campione selezionato per il periodo febbraio-maggio 2015 e l’elenco dei 16 affidamenti che compongono il secondo campione selezionato per il periodo maggio-agosto 2015 secondo la medesima metodologia.
Con riferimento alle misure di semplificazione burocratica per la realizzazione di interventi di “estrema urgenza” introdotte dall’art. 9 del decreto legge 133/2014 (c.d. “Sblocca Italia) e facendo seguito a quanto diffuso con il Comunicato del 1° luglio 2015 relativamente ai controlli a campione da effettuarsi a cura dell’Autorità sulle procedure di affidamento e di esecuzione di tali interventi, si riportano nel seguito: a) gli esiti dei controlli espletati sugli affidamenti rientranti nel primo campione selezionato per il periodo febbraio-maggio 2015; b) l’elenco dei 16 affidamenti che compongono il secondo campione selezionato per il periodo maggio-agosto 2015 secondo la medesima metodologia.
A. Esiti dei controlli espletati sugli affidamenti rientranti nel primo campione selezionato per il periodo febbraio-maggio 2015
La verifica della documentazione pervenuta dalle stazioni appaltanti ha riguardato:
- la presenza nei documenti di gara dell’effettivo richiamo all’art. 9 del d.l. 133/2014 relativamente al carattere di estrema urgenza dell’intervento;
- il rispetto dei termini di cui all’art. 122, comma 6 del Codice (massimo 10 giorni), intercorrenti tra data della lettera di invito e data per la ricezione delle offerte;
- il rispetto dei termini intercorrenti tra la data di stipula del contratto e la consegna dei lavori (massimo 45 giorni);
- il numero delle imprese invitate a partecipare alla procedura (almeno 10 imprese per lavori di importo superiore a 500.000,00 € e almeno 5 imprese per lavori di importo inferiore a 500.000,00 €);
- lo stato del procedimento relativamente allo stato di avanzamento dei lavori, alle varianti in corso d’opera, ad eventuali sospensioni dei lavori, ai collaudi ed alla data di conclusione dei lavori.
Dalle verifiche effettuate sui 16 (sedici) affidamenti monitorati, 14 (quattordici) procedure risultano essere identificate in modo coerente come procedure rientranti in quelle di cui all’art. 9 del d.l. 133/2014 per gli interventi di somma urgenza da effettuarsi in deroga ad alcune disposizioni del Codice dei contratti pubblici.
Relativamente ai due affidamenti ritenuti non correttamente identificati come procedure di “estrema urgenza”, si evidenzia quanto segue:
- il comune di Mignanego, relativamente ai lavori di ripristino e messa in sicurezza di via Oberdan, ha dichiarato espressamente di aver erroneamente richiamato il riferimento al citato art. 9 in fase di inserimento delle informazioni in banca dati;
- i lavori di recupero e conservazione degli apparati decorativi pittorici e pavimentali della casa di Meleagro negli scavi di Pompei affidati dalla Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Napoli e Pompei sono stati ultimati nell’anno 2011, come peraltro si desume dalla documentazione pervenuta, ossia tre anni prima dell’entrata in vigore del d.l. 133/2014. Tale circostanza può derivare da un’errata compilazione delle schede per la trasmissione dei dati all’Autorità ovvero da qualche disguido di carattere tecnico nei format previsti per la comunicazione dei dati.
Per quanto riguarda i 3 (tre) dei 14 (quattordici) appalti identificati in maniera coerente con le finalità del dettato normativo, è stato rilevato che gli affidamenti posti in essere dalle stazioni appaltanti non hanno rispettato la tempistica relativa alla procedura, vanificando l’efficacia delle disposizioni di semplificazione dei procedimenti di affidamento. In particolare, si è riscontrato che:
- La Città metropolitana di Messina ha affidato i lavori di consolidamento del piano viabile a monte della SP 19 con verbale di aggiudicazione del 7 maggio 2015. Attualmente è in corso la redazione del progetto esecutivo e, come comunicato dalla Stazione Appaltante, alla data 5/10/2015 era imminente l’avvio dei lavori, dei quali però non è stata fornita la relativa tempistica. Alla data delle verifica della documentazione i lavori non risultano ancora consegnati.
- Il Comune di Cercepiccola, nell’iter procedurale relativo ai lavori di adeguamento alla normativa antisismica di un edificio scolastico a seguito dell’aggiudicazione definitiva avvenuta in data 5/5/2015, ha provveduto a consegnare i lavori soltanto in data 22/9/2015. I lavori sono attualmente in corso ma la tempistica appena specificata non risulta coerente con la motivazione di somma urgenza.
- Il Provveditorato interregionale per la Sicilia e la Calabria (Ministero delle infrastrutture e dei trasporti – SIIT), nell’iter procedurale relativo ai lavori di prevenzione dell’ edificio scolastico I.C. “S. Agostino” nel comune di Naro, a seguito del verbale di gara redatto in data 25/5/2015, alla data di comunicazione delle informazioni richieste dall’Autorità non aveva ancora provveduto alla consegna dei lavori.
B. In allegato l’elenco dei 16 affidamenti che compongono il secondo campione selezionato per il periodo maggio-agosto 2015 secondo la medesima metodologia adottata per il primo campione e riportata nel Comunicato del 1° luglio 2015.