Nel suo ultimo approfondimento il Dottor Simone Chiarelli analizza la recente sentenza del Consiglio di Stato che dispone lo stop alle proroghe in materia di concessioni demaniali.
Il Consiglio di Stato, all’interno della Sentenza 2192/2023, ribadisce il suo no a una proroga automatica delle concessioni balneari marittime.
Secondo i giudici amministrativi le norme del decreto Milleproroghe, che vanno nella direzione di uno slittamento, sono in contrasto con l’articolo 12 della direttiva europea relativa ai servizi nel mercato interno (la cosiddetta “direttiva Bolkestein”).
La sentenza del Consiglio di Stato stoppa dunque la proroga senza gara delle concessioni perché “si pone in frontale contrasto” con la direttiva Bolkestein e va dunque “disapplicata da qualsiasi organo dello Stato”.
Pertanto i Comuni non devono applicarle e i sindaci sono praticamente bloccati nello deliberare da questa recente Sentenza. Si ricorda che le concessioni scadono il 31 dicembre di quest’anno e vanno messe a gara.
Ai fini dell’applicabilità dell’art. 12 della direttiva n. 2006/123/CE alle concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative deve ritenersi sussistente il requisito della scarsità della risorsa naturale a disposizione di nuovi potenziali operatori economici.
E quindi con tale Sentenza viene chiusa la possibilità di considerare le spiagge bene “non scarso”, e quindi non sottoponibile alla direttiva Bolkestein.
Concessioni demaniali: stop a proroghe dal Consiglio di Stato
Pertanto, per illustrare il contenuto della Sentenza, Simone Chiarelli, dirigente di Pubblica Amministrazione Locale ed esperto in questioni giuridiche di diritto amministrativo nei settori degli appalti, SUAP, e disciplina generale degli Enti locali, ha messo a disposizione un nuovo video.
Qui trovate il testo della Sentenza.
Potete guardare il video commento nel player video qui di seguito.
Fonte: articolo della redazione, video di Simone Chiarelli