Commercio estero – Gli scambi con l’Unione Europea

Durante lo scorso febbraio le esportazioni italiane nell’Unione Europea sono aumentate, su base tendenziale, del 5,3%, a fronte di un leggerissimo incremento dell’import (+0,2%). Come ormai avviene da dicembre scorso il nostro export intracomunitario registra tassi di crescita positivi che fanno ben sperare per una ripresa economica più vicina.
Anche considerando i primi due mesi del 2014, si evidenzia una lievitazione delle vendite di prodotti italiani nell’area: tra gennaio e febbraio di quest’anno, infatti, le nostre esportazioni sono incrementate del 3,9%, passando dagli oltre 33,8 miliardi di euro, di gennaio – febbraio 2013, ad un valore di poco superiore ai 35,1 miliardi.
Dal punto di vista della destinazione geografica delle nostre merci, in ambito comunitario, aumenti significativi si sono realizzati nell’area dell’euro (+2,5%) e, in particolare, in Germania (+3,7%), in Belgio (+12,5%) e nei Paesi Bassi (+3,5%). Crescite sostanziali si sono poi conseguite anche nel Regno Unito (+8,3%) e in Romania (+11%). Di converso le vendite di nostri prodotti all’interno dell’UE hanno subito delle contrazioni in Spagna (-1,3%) e, seppur di lieve entità, in Francia (-0,2%).

Commercio estero – Gli scambi complessivi

Segnali positivi giungono anche dalle esportazioni italiane a livello internazionale. Nonostante la difficile situazione economica che il nostro paese attraversa, i prodotti a marchio Made in Italy continuano ad avere estimatori nelle diverse aree del mondo. Nel mese di febbraio le vendite di prodotti italiani nel mondo sono aumentate del 3% mentre le importazioni hanno subito una contrazione pari al 2,2%.
In generale, nel periodo gennaio – febbraio 2014, il nostro export ha registrato – rispetto al primo bimestre dello scorso anno – un +1,6% a fronte di una decelerazione abbastanza importante dell’import (-4,5%).
Grazie a questo la bilancia commerciale italiana ha chiuso i primi due mesi dell’anno con un attivo di circa 3 miliardi di euro, in netto miglioramento se rapportata al deficit di 765 milioni totalizzato tra gennaio e febbraio dello scorso anno.
Sempre nel primo bimestre di quest’anno, le nostre esportazioni, tuttavia, sono diminuite nell’area extra UE (-1,2%), prevalentemente a causa di dinamiche negative conosciute dalle vendite dei prodotti italiani in Medio Oriente (-7,3%), nella cosiddetta Europa non comunitaria (-9,5%) e in mercati per noi strategici, quali l’India (-9,6%) e il Giappone (-3,1%).
Dal punto di vista settoriale, meritano attenzione i risultati particolarmente positivi registrati nei comparti dell’agroalimentare, dell’automazione – meccanica e della moda, mentre il tallone d’Achille della nostra economia rimane sempre il settore energetico (petrolio greggio e gas naturale) che, a causa della fluttuazione dei prezzi delle materie prime, ha apportato ai nostri conti con l’estero, in soli due mesi, un peggioramento di circa 8 miliardi di euro.

TABELLE RIEPILOGATIVE:

Periodo: febbraio 2014

1. Interscambio Italia – Unione Europea

Interscambio commerciale Italia:  34,5 miliardi di euro (+2,8% rispetto a febbraio 2013)
Saldo commerciale Italia: +1,3 miliardi di euro (+868 milioni di euro rispetto a febbraio 2013)
Export Italia: 17,9 miliardi di euro (+5,3% rispetto a febbraio 2013)
Import Italia: 16,6 miliardi di euro (+0,2% rispetto a febbraio 2013)

2. Interscambio Italia – Mondo

Interscambio commerciale Italia:  61,0 miliardi di euro (+0,4% rispetto a febbraio 2013)
Saldo commerciale Italia: +2,6 miliardi di euro (+1,6 miliardi di euro rispetto a febbraio 2013)
Export Italia: 31,8 miliardi di euro (+3,0% rispetto a febbraio 2013)
Import Italia: 29,2 miliardi di euro (-2,2% rispetto a febbraio 2013)

FONTE: Ministero dello sviluppo economico

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