Il Governo ha istituito un nuovo Bonus partita Iva, dal valore di 800 euro: ecco di cosa si tratta e come funziona.
Nella Manovra 2024, il Governo ha inserito anche una nuova misura per i liberi professionisti e le piccole partite Iva. Si tratterà di una sorta di “paracadute”, in caso di difficoltà economiche nel proprio lavoro.
Col Bonus, sarà resa strutturale l’Iscra, l’indennità di discontinuità reddituale, che era stata sperimentata, per la prima volta, durante il periodo della pandemia di Covid.
Vediamo di cosa si tratta e chi lo potrà richiedere.
Bonus partita Iva 800 euro: di cosa si tratta
Il Governo ha deciso di rendere strutturale l’Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (Iscro), nella Legge di Bilancio 2024.
Si tratta di una sorta di cassa integrazione per i professionisti e le partite Iva che perdono il lavoro e che vedono crollare il loro reddito.
Il contributo economico varierà da un minimo di 250 euro fino ad un massimo di 800 euro e sarà erogato dall’Inps, per una durata di sei mesi.
L’indennità, infatti, sarà pari al 25% dei redditi, su base semestrale, dichiarati dal professionista o dalla partita Iva, nei due anni precedenti all’anno prima di quello in cui è stata effettuata la domanda.
Il conteggio, in questo modo, avrà due limiti (uno inferiore pari a 250 euro e uno superiore pari a 800 euro).
Bonus partita Iva 800 euro: quali sono i requisiti richiesti
La novità sta nell’allargamento della platea.
Potranno accedere al bonus tutti i professionisti e le partite iva che hanno dichiarato un reddito fino a 12mila euro.
Nella prima sperimentazione, infatti, il reddito limite era stato fissato a 8145 euro.
Un’altra novità introdotta prevede la necessità di dimostrare di aver subito una “perdita” del proprio reddito di almeno il 70% rispetto ai due anni precedenti.
Per poter richiedere il Bonus, il contribuente dovrà avere la partita Iva attiva da almeno tre anni, non dovrà essere titolare di una pensione e non dovrà nemmeno percepire l’assegno di inclusione.
Il richiedente, inoltre, dovrà dimostrare di essere in regola con la contribuzione obbligatoria.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it