È uscita una nuova circolare per l’Esercito italiano, in riferimento alla situazione in Ucraina. Ecco quali sono le indicazioni operative.
Circolare esercito italiano situazione Ucraina: il 9 marzo scorso è stata emanata una circolare dello Stato maggiore dell’Esercito, con riferimenti ai “noti eventi” e alle “evoluzioni sullo scacchiere internazionale”.
Lo Stato Maggiore ha subito chiarito che si tratta di un “documento interno e di routine”.
Vediamo allora quali sono le indicazioni date.
Circolare esercito italiano situazione Ucraina: i dettagli del documento
Nonostante si tratti di un “documento di routine”, come detto dallo stesso Stato Maggiore dell’Esercito, la circolare ha smosso le file politiche.
Il segretario nazionale di Rifondazione comunista – Sinistra Europa, Maurizio Acerbo, ha pubblicato sui social la circolare, definendola “gravissima”.
Ma vediamo quali sono i contenuti.
Soldati e unità “ready to move”
“tutte le unità in prontezza devono essere alimentate al 100% con personale (a includere quello medico sanitario) ready to move (“pronto all’impiego”, ndr), senza vincoli di impiego operativo, anche ricorrendo all’istituto del “comando”. Tale linea d’azione rappresenta una priorità».
Inoltre, viene richiesta prontezza operativa “alimentata al 100%” e un’accurata valutazione dei congedi anticipati, poiché, dato l’intensificarsi delle tensioni geopolitiche, deve essere effettuato ogni possibile sforzo, per rendere le unità disponibili.
Mezzi militari
Occorrerà, inoltre:
«provvedere affinché siano raggiunti e mantenuti i massimi livelli di efficienza di tutti i mezzi cingolati, gli elicotteri (con focus sulle piattaforme dotate di sistemi di autodifesa) e i sistemi d’arma dell’artiglieria».
Addestramento truppe
“Tutte le attività addestrative, anche quelle dei minori livelli ordinativi, dovranno essere orientate al warfighting. Ciascun reggimento di fanteria deve essere addestrato ad operare sia nel ruolo di supporto diretto sia in quello di supporto generale».
Tutte le esercitazioni, che non sono indirizzate al mantenimento delle capacità operative alla prima e alla seconda missione, dovranno essere rinviate.
Ogni reggimento di artiglieria dovrà essere addestrato ad operare sia nel supporto diretto che nel supporto generale.
Inoltre, nella circolare si legge:
“Si rende necessario valutare la possibilità di affiliazione addestrativa/operativa dei battaglioni delle trasmissioni alle Grandi Unità. Occorre garantire maggiore omogeneità delle forze che contribuiscono alla condotta di operazioni, evitando per quanto possibile il frazionamento delle unità. Devono porsi in essere le attività necessarie ad accelerare la disponibilità operativa del 52 reggimento artiglieria ‘Torino’, dando priorità alle batterie semoventi, anche utilizzando le potenzialità formative/addestrative dell’8 rgt.art.ter. Pasubio”.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it