chi non passa mercato tutelatoLa scadenza del mercato tutelato è dietro l’angolo, ma cosa succede a chi non passa al mercato libero? Vediamolo insieme. 


Come sappiamo, dal 10 gennaio scadrà il mercato tutelato per le bollette del gas, mentre dal 1° aprile scadrà quello della luce.
Proprio per questo, molti italiani stanno passando al mercato libero, in questi giorni.

Alcune categorie, però, definite “vulnerabili” non rientrano in questa casistica. Secondo le stime, si tratta di 4,5 milioni di italiani e sarebbero altrettanti quelli che non hanno ancora effettuato alcun tipo di scelta.

Quindi cosa succede a chi non passa al mercato libero? Vediamolo insieme.

Mercato libero: cosa succede a chi non fa il passaggio?

Sono in tutto ancora 9 milioni gli italiani che non sono passati al mercato libero, tra indecisi e vulnerabili.
Nella categoria dei vulnerabili rientrano i cittadini over 75, chi percepisce bonus per condizioni economiche svantaggiate, chi beneficia della legge 104 e chi ha in casa macchinari salvavita.

I vulnerabili sono esenti dall’obbligo di passaggio, mentre, per gli indecisi, il Governo ha già ideato delle soluzioni.

Gas

Per quanto riguarda il gas, le utenze saranno ovviamente garantite anche a chi non passerà al mercato libero, ma il metano sarà fornito con un’offerta definita placet a prezzo variabile.

Per “offerta placet” s’intende che il prezzo si rifarà alla media mensile delle quotazioni nazionali, mentre i costi di approvvigionamento e commercializzazione rimarranno come in tutela. A cambiare sarà la quota fissa, ovvero la quota annuale pagata mese per mese, decisa dall’operatore.

Gli utenti, quindi, potranno valutare le diverse quote fisse proposte dall’operatore in uso e dai concorrenti e valutare quella a cui affidarsi.

Luce

Discorso diverso per la luce.

Arera ha organizzato aste territoriali e gli utenti saranno affidati al fornitore che vincerà il bando nella zona in cui abitano.
Tuttavia, ancora non si conoscono i nomi degli operatori coinvolti.

Si tratta di un meccanismo molto conveniente: lo scorso anno è stato utilizzato dalle micro-imprese e, in alcuni casi, per una quota della bolletta di circa il 10%, i costi sono stati negativi e sono stati restituiti i soldi.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it