Cedolare Secca: norme su affitto di singola stanza.
Vorrei locare alcune stanze dell’appartamento in cui vivo. Ho la possibilità di optare per la cedolare secca?
Floriana M.
Cedolare Secca: norme su affitto di singola stanza
È possibile optare per il regime della cedolare secca sui canoni di affitto anche nell’ipotesi in cui si lochi solo una porzione dell’immobile, ad esempio una stanza (circolare 26/E del 2011). In caso, però, di locazione, con diversi contratti, di più porzioni di un’unità abitativa con un’unica rendita catastale (ovvero più stanze dello stesso appartamento), tutti i redditi di locazione devono essere tassati allo stesso modo. È, in altri termini, necessario che i canoni percepiti in forza di tutti i contratti siano assoggettati allo stesso regime impositivo. Pertanto, la scelta per l’applicazione della cedolare secca per un contratto di locazione di una camera vincola il locatore all’esercizio dell’opzione anche per il reddito derivante dalla contemporanea locazione delle altre stanze.
L’articolo 3 del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23 (di seguito decreto legislativo) concernente “Disposizioni in materia di Federalismo Fiscale Municipale”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 23 marzo 2011, n. 67 ed entrato in vigore il 7 aprile 2011, ha introdotto, a partire dal 2011, un nuovo regime facoltativo di tassazione dei redditi derivanti dalla locazione per finalità abitative degli immobili ad uso abitativo e delle relative pertinenze. La possibilità di optare per il regime facoltativo di imposizione è riservata alle persone fisiche titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale di godimento di unità immobiliari abitative locate, che non agiscono nell’esercizio di un’attività di impresa, o di arti e professioni. L’opzione comporta l’assoggettamento del canone di locazione ad una imposta operata nella forma della cedolare secca.
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