cancellati voli caos viaggiIn Italia sono stati cancellati migliaia di voli, una situazione che ha creato diverso caos per i viaggi. Vediamo cosa succede.


Non si ferma il caos voli, neanche ad agosto: in Italia e in Europa sono stati cancellati migliaia di voli, creando non pochi disagi ai viaggiatori.

Gli scioperi interessano il personale di terra, quello di volo e anche i piloti, costringendo a cancellazioni dell’ultimo minuto. Ma non sono solo gli scioperi a creare disagi, ma anche il traffico aereo troppo accentuato, che intasa gli aeroporti.

Vediamo allora la situazione nel dettaglio e i motivi dei disagi.

Cancellati voli caos viaggi: la situazione nel dettaglio

Fino a poche settimane fa, il centro nevralgico dei disagi aerei era l’Europa. Negli ultimi giorni, il caos si è spostato in Australia, con decine di ritardi e cancellazioni dei voli, che hanno mandato in tilt gli aeroporti australiani principali, ovvero quello di Sydney e Melbourne.

I mesi di giugno e luglio sono stati complicati per il traffico aereo europeo: secondo l’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile, tra il 20 giugno e il 24 luglio, sono stati cancellati circa 3600 voli in Italia. Per un totale dell’1,8% dei voli nazionali e il 3,6% dei voli internazionali.

Gli aeroporti dove sono stati riscontrati maggiori disagi sono stati quelli di Londra, Amsterdam e Francoforte.

Cancellati voli caos viaggi: perché questi disagi?

cancellati voli caos viaggiDopo la pandemia e un calo vertiginoso dei voli, quest’anno c’è stata una ripresa fin troppo celere. L’alta domanda ha colto impreparate diverse compagnie aeree, che avevano diminuito il personale, a causa della pandemia.

Secondo i dati dell’Enac, nel primo semestre, sono stati rilevati 16,6 milioni di passeggeri: un aumento del 314% rispetto all’anno scorso.
Alcuni scali del Sud Italia hanno addirittura superato i valori del 2019, pre-pandemia.

Per questo motivo, alcune compagnie aeree sono state costrette a cancellare voli, proprio per mancanza di personale. Lo stesso personale che è stato costretto a turni massacranti, per sopperire alle mancanze e che ha indetto spesso scioperi.

Pierluigi Di Palma, presidente dell’Enac, è però ottimista:

“Siamo di fronte ad un’impennata estiva che ha determinato la situazione che tutti conosciamo, che comunque sta andando verso una normalizzazione. Rimane qualche episodio problematico, legato soprattutto agli scioperi, ma ci aspettiamo un miglioramento rispetto al mese di luglio, soprattutto negli aeroporti italiani”.
Nonostante alcune previsioni, che prevedono un calo ad ottobre e la mancanza di flussi importanti, come quelli dalla Cina e dalla Russia, il settore sembra essersi ripreso pienamente dalla crisi dovuta alla pandemia.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it