bonus tredicesimaBuone notizie per le pensioni: l’assegno di dicembre sarà ancora più cospicuo grazie al Bonus tredicesima, attivo anche quest’anno. Ecco di cosa si tratta.


L’assegno pensionistico di dicembre 2023 sarà più cospicuo, grazie ad una serie di aumenti legati al conguaglio della rivalutazione.
Ma non solo, perché è stato confermato anche il Bonus tredicesima, dedicato proprio alle pensioni, ma solo per chi rispetta alcuni requisiti.

Ecco come funziona.

Bonus tredicesima: cos’è e a chi spetta

Anche per quest’anno, è previsto il Bonus tredicesima sugli assegni della pensione di dicembre. La misura è stata introdotta con la legge finanziaria del 2001 (articolo 70 della legge n. 388 del 23 dicembre 2000).
Come sempre, il Bonus ha un importo di 154,94 euro, che viene pagato insieme alla tredicesima nel rateo di dicembre.

Occorre ricordare che il Bonus tredicesima non sarà soggetto a rivalutazione, perciò non sarà considerato nell’aumento pari allo 0,8%, previsto col conguaglio di rivalutazione, predisposto dal Governo Meloni.

Il Bonus non si applica a tutti i trattamenti che hanno diritto alla tredicesima, ma occorre rispettare alcuni requisiti reddituali, che vengono aggiornati ogni anno.

Innanzitutto, non potranno ricevere il Bonus coloro che ricevono uno dei seguenti trattamenti:

  • Pensione invalidità civile;
  • Pensione sociale;
  • Assegno sociale;
  • Rendita facoltativa d’inabilità;
  • Rendita facoltativa di vecchiaia;
  • Pensioni di vecchiaia e d’invalidità della mutualità pensioni, a favore delle casalinghe;
  • Assegni di esodo;
  • Isopensione.

I requisiti per il 2023

Come detto, i requisiti vengono ristabiliti ogni anno.

Per il 2023, i beneficiari non dovranno ricevere più di 7327,32 euro di pensione all’anno, ovvero la soglia da non superare per poter ricevere l’importo pieno del Bonus tredicesima.
A chi ha un reddito superiore a 7327,32 euro, ma inferiore a 7482,26 euro, sarà erogato un importo parziale.

Nel caso in cui il pensionato sia coniugato, cambiano i requisiti. Per poter ricevere il contributo bisognerà rispettare le seguenti condizioni:

  • Reddito complessivo personale non superiore ai 10’990,98 euro;
  • Reddito complessivo coniugale (ovvero la somma dei redditi, dichiarati e non, al lordo delle imposte e al netto dei contributi previdenziali e degli assegni familiari, percepiti da tutti i componenti il nucleo familiare) inferiore a tre volte il trattamento minimo (quindi, per il 2023, pari a 21’981,96 euro).

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it