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Ufficiale la partenza per l’invio delle richieste del credito d’imposta previsto a favore di imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali, che effettuano investimenti incrementali in campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica, anche online, e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali.


Bonus Pubblicità, le richieste per il Tax Credit 2019 possono essere presentate.

Anche quest’anno si potrà usufruire dell’agevolazione, di recente rimodulata dall’articolo 3-bis del decreto legge n. 59/2019, che ha modificato l’articolo 57-bis del Dl n. 50/2017.

Scopo della misura agevolativa è incentivare la pubblicità attraverso la stampa e le emittenti radio-televisive a diffusione locale.

Destinatari del beneficio sono le imprese, i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali. Che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie su quotidiani e periodici, anche online, e su tv e radio locali, analogiche o digitali. La condizione è che l’investimento superi di almeno l’1% quanto speso, per gli stessi scopi, nell’anno precedente.

A questo link tutte le informazioni riguardanti il Bonus Pubblicità a partire dal 2021.

Bonus Pubblicità, richieste Tax Credit 2019: termini per presentare la domanda

Le istanze potranno essere presentate dal 1° al 31 ottobre.

La domanda deve essere presentata esclusivamente online, accedendo all’area riservata dei servizi telematici dell’Agenzia delle entrate (Entratel o Fisconline), e indirizzata al dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della presidenza del Consiglio dei ministri.

Il modello da compilare è disponibile sia sul sito delle Entrate che su quello del dipartimento per l’Informazione e l’Editoria.

L’incentivo

I beneficiari riceveranno un contributo, in forma di credito d’imposta, pari al 75% del surplus degli investimenti effettuati.

La percentuale del 75% è diventata unica a seguito del modifiche apportate all’articolo 57-bis con il decreto legge n. 59/2019. Nella versione precedente (e fino al 2018), infatti, per le microimprese, le piccole e medie imprese e le start up innovative l’incentivo saliva fino 90% del valore incrementale.

In ogni caso il credito è concesso nel rispetto dei margini fissati dal regolamento Ue sugli aiuti di stato de minimis e nei limiti della spesa stanziata allo scopo.