Continuano le polemiche relative al bonus per l’acquisto di PC e cellulari riservato ai deputati: e a quanto pare mancherebbero gli adeguati controlli sulla misura.
Prima di Natale la misura ha visto un incremento esponenziale delle risorse impegnate, passando da 2500 euro a 5500 euro di dotazione a testa.
Un aumento che ha fatto scalpore e ha generato molta indignazione sia tra gli utenti sia tra alcuni parlamentari: da qui l’appello di una parte politica a devolvere in beneficienza questi importi.
Ma quali sono i controlli su questa misura? Qualcuno controlla che effettivamente come queste somme siano gestite?
Bonus PC e cellulari ai deputati: mancano i controlli sulle erogazioni
Secondo quanto riportato in un recente articolo uscito su La Repubblica sarebbe la stessa Camera dei Deputati ad ammette di non svolgere alcun controllo “sull’utilizzo successivo” al rimborso dell’acquisto.
Pertanto questi strumenti, che in teoria dovrebbero essere strettamente legate all’esercizio dell’attività parlamentare, potrebbero “scorrere di mano” e finire allegramente in mano ad amici e parenti. E dalle fasi di controllo sono escluse verifica e sanzioni nei confronti di chi utilizza questi strumenti in modo improprio.
Molti deputati, tuttavia, sostengono e “assicurano” che tutte queste somme non finicono nelle mani dei politici ma vengono devolute per più nobili scopi.
Come riportato da La Tecnica della Scuola, ad esempio, l’ex premier Giuseppe Conte (M5S) aveva annunciato di avere intenzione di devolvere il bonus a lui riservato ad una scuola in difficoltà al fine di acquistare dotazioni informatiche.
Lo stesso Conte avrebbe persino rilanciato l’appello affinché tutti coloro che incassano l’emolumento facciano la stessa cosa. Ma la promessa è stata mantenuta?
A rispondere alla domanda e a verificare la situazione attuale è stato un recente reportage curato dalla trasmissione di Italia 1 Le Iene.
Lo staff del programma è andato a parlarne direttamente con i parlamentari, sostenendo l’appello del presidente M5S di devolvere almeno parte di questo materiale elettronico alla scuola.
Qui di seguto potete guardare il video completo del servizio andato in onda qualche giorno fa su Italia 1.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it