bonus-200-euro-autonomi-domande-riesame-2023I chiarimenti in un documento dell’INPS: ecco le tempistiche del 2023 per le domande di riesame sul Bonus 200 euro per i lavoratori autonomi.


L’INPS all’interno del suo messaggio ricorda che sono destinatari dell’indennità una tantum anche i lavoratori iscritti in qualità di coadiuvanti e coadiutori alle gestioni previdenziali degli artigiani, degli esercenti attività commerciali e dei coltivatori diretti.

Sono invece esclusi dal beneficio gli imprenditori agricoli professionali iscritti alla gestione per i coltivatori diretti e per i coloni e mezzadri per l’attività di amministratore in società di capitali, in quanto il reddito percepito non rientra tra i redditi prodotti dall’attività aziendale.

Bonus 200 euro autonomi 2023: domande di riesame

L’INPS ha concluso la prima gestione delle domande pervenute in caso di respingimento per mancato superamento dei controlli: pertanto gli interessati possono presentare istanza di riesame.

L’Inps fissa a 90 giorni il termine per fare istanza, decorrenti dalla pubblicazione del messaggio, quindi 19 aprile 2023, o dalla conoscenza del rigetto della domanda (se in data successiva). Entro tale termine, da ritenersi non perentorio, si può fare domanda di riesame e produrre eventuale altra documentazione utile.

Per avere accesso all’indennità una tantum, i lavoratori interessati devono fare valere congiuntamente questi requisiti:

  • Avere percepito un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro nel periodo d’imposta 2021
  • Essere già iscritti alla gestione autonoma con posizione attiva alla data del 18 maggio 2022, data di entrata in vigore del decreto Aiuti
  • Essere titolari di partita IVA attiva e con attività lavorativa avviata al 18 maggio 2022, data di entrata in vigore del decreto Aiuti
  • Avere effettuato entro il 18 maggio 2022, per il periodo di competenza dal 1° gennaio 2020 e con scadenze di versamento entro il 18 maggio 2022, almeno un versamento contributivo, totale o parziale, alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità
  • Non essere titolare di trattamenti pensionistici diretti alla data del 18 maggio 2022, data di entrata in vigore del decreto Aiuti
  • Non essere percettore delle prestazioni di cui agli articoli 31 e 32 del decreto Aiuti

Il testo completo del messaggio dell’INPS

Potete consultare qui di seguito il documento completo.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it