A lanciare l’allarme è stato Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico, durante l’assemblea di Confartigianato: il rincaro bollette e la carenza energetica di carburante potrebbero causare un blackout generale a fine anno.
La crisi energetica che stiamo attraversando potrebbe avere risvolti inediti per tutti i cittadini europei: c’è infatti un po’ di preoccupazione in tutta Europa per alcuni scenari allarmanti che si starebbero presentando.
In alcuni Paesi come l’Austria e la Spagna, del possibile blackout generale in tutta Europa si era già parlato diversi giorni fa: adesso si inizia a valutare con maggior attenzione questo scenario di rischio anche in Italia.
Un allarme che è stato così rilanciato anche dal ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, durante l’assemblea di Confartigianato.
Blackout generale a fine anno per rincaro bollette e carenza energetica di carburante?
Dopo i rincari delle bollette di elettricità e gas, scattati il primo ottobre, l’ipotesi dell’interruzione di corrente si fa sempre più probabile. A questo si aggiunge la carenza di carburante, che ha portato a numerosi problemi di scorte energetiche residue.
Se l’allarme arriva da uno dei dicasteri più importanti del nostro Governo, ovviamente, qualche preoccupazione sorge.
Queste, testualmente, sono le parole del Ministro Giorgetti, intervenuto all’Assemblea di Confartigianato:
«Un black out non è da escludere rispetto all’attuale assetto dell’approvvigionamento energetico. Lo sforzo che dobbiamo fare è quello di sterilizzare questo tipo di impatto nei confronti delle famiglie, al netto che a livello europeo si definisca un piano per evitare conseguenze peggiori come arrivare a un black out».
Qui di seguito il video dell’intervento del Ministro all’assemblea.
Anche in Italia dunque scatta l’allerta come in altri Paesi Europei: in Spagna, le ferramenta sono già state svuotate di torce, fornelletti da campo e bombole del gas. In Austria, il Ministero della Difesa ha invitato i cittadini a fare scorta di cibo.
Sembra esserci dunque una corsa all’approvvigionamento che, se non ci fosse stato il lockdown un anno fa, non si vedrebbe da tempo.
Cosa rischiano in concreto i cittadini?
Il rischio è quello che si ripeta quanto accaduto il 28 settembre 2003.
Il fenomeno causò ingenti disagi: l’interruzione dei trasporti (tra cui aeroporti e ferrovie), lo spegnimento dei semafori e il blocco degli ascensori.
Le persone rimaste chiuse all’interno richiesero l’intervento dei vigili del fuoco.
Timori di un black-out si erano avuti già in estate, a causa dell’eccezionale ondata di caldo e del massiccio uso di condizionatori e sistemi di refrigerazione elettrici che ne derivò.
La circolazione stradale fu inoltre aggravata dalla pioggia che in quel momento si stava abbattendo.
Una situazione con presupposti simili, dunque, ma della quale non si possono giustamente prevedere tutte le conseguenze possibili in maniera preventiva.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
Notizie che non lsciano tranquillità per un Buon Natale
Prima si crea il problema…. poi si offre la soluzione: centrali atomiche.
Non c’entra nulla con l’articolo ma non comprendo come mai non riesco a condividere con altri tramite Wathsapp gli articoli, venendo informato che non ho questa applicazione.
La cosa non risponde al vero avendo, in precedenza, inviato diverse vostre informazioni ad un congruo numero di persone attraverso wathsapp.
Potreste cortesemente darmi indicazioni per questa difficoltà.
Grazie per il vs meritevole servizio
In saluto
Gentile lettore
In realtà abbiamo fatto dei test e sembrerebbe funzionare, da Mobile infatti la procedura funziona perfettamente…il problema potrebbe sorgere da Desktop, ma solo qualora non sia installato sul proprio computer l’applicazione “Whatsapp Web”, come indicato nel’immagine che alleghiamo.
Cordiali saluti
Redazione lentepubblica.it