Arriva la denuncia di un agricoltore dell’Emilia-Romagna riguardo i risarcimenti dopo l’alluvione: la “beffa” dello Stato.


Nel maggio 2023, il territorio dell’Emilia-Romagna era stato devastato da una serie di alluvioni, che ha portato ingenti perdite economiche.

Tra questi, c’è anche un agricoltore di Faenza, che denuncia la beffa dello Stato, nei confronti della sua azienda.

Su 30mila euro di danni, infatti, lo Stato ne avrebbe versati solo 13,87.

Ecco la vicenda.

Risarcimenti alluvione Emilia-Romagna: la beffa dello Stato ai danni di un agricoltore

Ci troviamo nella zona collinare di Faenza e la protagonista della storia è l’azienda agricola Mordini di Riolo Terme, devastata dall’alluvione del maggio 2023.

La famiglia Mordini si era “aggrappata” alle parole del Ministro Lollobrigida, che aveva rassicurato la categoria di lavoratori, sull’efficienza e la velocità dei risarcimenti pubblici, per i danni subiti.

Uno dei titolari dell’azienda agricola, Stefano Mordini, ha fatto domanda per i risarcimenti, contando 30mila euro di danni.

Ma al momento dell’arrivo del bonifico AgriCat, il fondo mutualistico al quale il Governo ha destinato 50 milioni di euro per sostenere le realtà agricole emiliano-romagnole, il contributo era pari a 13,87 euro.

Meno di 14 euro per i grossi danni subiti dall’alluvione.

Come dichiarato da Mordini:

“Non copro nemmeno le spese di presentazione della domanda, non riuscivamo nemmeno più a raggiungere i terreni. Non riesco a darmi una spiegazione e non riesce a darsela la mia organizzazione, la Cia. C’è una grande confusione. Nessuno di noi riesce a capire come siano stati calcolati quei 13 euro e 83 centesimi”.

L’imprenditore si è rivolto nuovamente alla Cia regionale e, ad inizio settembre, dovrebbe esserci una nuova riunione per dare chiarimenti sui conti.
L’appuntamento è fissato al 3 settembre, come confermato anche dal presidente emiliano-romagnolo di CiaAgricoltori Italiani, Stefano Francia, che ha detto:

“Dopo l’arrivo di queste somme, siamo stati contattati da Ismea, l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, che ci ha annunciato un incontro nazionale convocato da AgriCat con le associazioni di settore”.

Quello di Mordini non è l’unico caso.

A denunciare il risarcimento irrisorio è anche Stefania Malavolti dell’azienda agricola Scania di Settefonti, che si trova a Casola Valsenio. Nella domanda, richiedeva 50mila euro per i danni, ne sono arrivati solo 181.