Gli italiani e l’ascensore sociale, un connubio che sembra non funzionare secondo i risultati dello studio Bankitalia su istruzione e status sociale.
Lo studio dei ricercatori Luigi Cannari e Giovanni D’Alessio della Banca d’Italia rivela infatti che istruzione, reddito da lavoro e ricchezza continuano a ereditarsi dai genitori ai figli.
Una tendenza tornata in aumento negli ultimi anni e che porta il nostro Paese fra quelli con meno mobilità tra le generazioni.
Primati di cui non andare fieri. I risultati dello studio collocano l’Italia tra i Paesi con un’alta persistenza intergenerazionale delle condizioni economiche.
Anche gli anni di istruzione mostrano per le più giovani generazioni correlazioni con quelli dei propri genitori più elevate che in passato.
L’istruzione però oggi influisce meno rispetto ai decenni precedenti per spiegare le condizioni economiche dei figli, mentre cresce il ruolo del contesto sociale e familiare.
Lo studio “Istruzione, reddito e ricchezza”
“Una società che registri possibilità di successo economico significativamente superiori in funzione delle fortune dei propri avi tende a generare scontento ed è fonte di possibili tensioni nella parte di popolazione svantaggiata. Tale circostanza costituisce poi un’alterazione dei principi di uguaglianza su cui si fondano le democrazie occidentali”, una riflessione degli autori ad inizio studio.
In questa situazione, la scuola dell’obbligo può creare delle opportunità di compensazione ma solo in parte, restano le diseguaglianze di partenza.
La scelta alle superiori, spiega lo studio, è infatti condizionata e dipendente dalla scolarità dei genitori.
Vi è come un auto selezione degli studenti nelle diverse tipologie di istruzione secondaria o nell’abbandono scolastico, basandosi sui risultati precedentemente conseguiti dai genitori e in base alla loro professione e titolo di studio.
Nonostante il ruolo rilevante svolto dall’istruzione pubblica in Italia, la persistenza intergenerazionale nei livelli di istruzione continua quindi ad essere elevata.
Ma l’importanza delle origini sociali sul successo occupazionale non avviene solo tramite l’istruzione.
Infatti, a parità di istruzione, si evidenzia che chi proviene da una famiglia appartenente alle classi superiori ha una maggiore probabilità di inserirsi e mantenersi nelle posizioni elevate della struttura occupazionale.
La trasmissione intergenerazionale dei livelli di istruzione mostra nello studio un andamento calante per le generazioni nate fino alla metà degli anni settanta, e un andamento crescente nelle generazioni successive.
Andando poi ai redditi da lavoro le stime dell’elasticità dei redditi collocano l’Italia tra i paesi a bassa mobilità intergenerazionale. Ciò restituisce l’immagine di una società che tende a divenire meno mobile negli anni più recenti.
Infatti, anche per la ricchezza si riscontrano valori che collocano l’Italia tra i paesi avanzati con livelli relativamente elevati di persistenza intergenerazionale. Anche in questo aspetto si riscontra una tendenza all’aumento dell’ereditarietà delle condizioni economiche in termini di ricchezza.
Ne consegue che anche i redditi professionali rimangono decisamente ancorati a quelli della famiglia di appartenenza.