Bollette elettriche, aumenti nel primo trimestre 2025 anche per i clienti vulnerabili: incrementi legati ai costi di utenza e alla situazione geopolitica.


Anche l’anno prossimo l’andamento del mercato energetico e le dinamiche internazionali continueranno a influire sulle bollette dei consumatori, richiedendo attenzione e politiche mirate per tutelare i soggetti più fragili.

Si prevede dunque un significativo aumento per il primo trimestre 2025: ciò nonostante ARERA annuncia che il quadro generale evidenzia una stabilità nei costi annuali, segno di un contenimento delle spese a lungo termine.

Aumenti sulle bollette dal 2025, anche per i “vulnerabili”

Dal 1° gennaio 2025, le bollette dell’energia elettrica per i clienti vulnerabili serviti in Maggior Tutela subiranno un aumento del 18,2%. Questa variazione riflette le tensioni sui mercati globali del gas naturale, amplificate dall’instabilità geopolitica e dall’innalzamento della domanda durante l’inverno.

Chi rientra tra i clienti vulnerabili?

Il servizio di Maggior Tutela, disponibile dal luglio scorso esclusivamente per i clienti vulnerabili, si rivolge a specifiche categorie:

  • Persone con più di 75 anni.
  • Beneficiari del bonus sociale.
  • Soggetti con disabilità ai sensi della legge 104/1992.
  • Residenti in abitazioni di emergenza o in isole minori non collegate alla rete principale.
  • Utenti che necessitano di apparecchiature salva-vita.

Attualmente, sono circa 3,4 milioni i clienti che usufruiscono di questo servizio. È importante ricordare che anche chi si trova nel mercato libero ha diritto a passare al regime di Maggior Tutela.

Le cause degli aumenti

L’impennata delle bollette è principalmente dovuta all’aumento dei costi di approvvigionamento dell’energia elettrica (+16%) e dei servizi di dispacciamento (+2,4%). Parallelamente, alcune voci di spesa hanno registrato variazioni contenute o cali:

  • Oneri generali di sistema: diminuiti del 2,7%.
  • Costi di trasporto e gestione del contatore: aumentati del 2,5%.

Quanto si spenderà nel 2025?

Nonostante gli aumenti trimestrali, la spesa annuale stimata per un cliente tipo vulnerabile, con un consumo di 2.000 kWh all’anno e una potenza impegnata di 3 kW, sarà di 523 euro nel periodo compreso tra aprile 2024 e marzo 2025. Questo rappresenta una leggera diminuzione (-2,1%) rispetto ai 534 euro dell’anno precedente.

La composizione della bolletta

Il prezzo di riferimento per l’energia elettrica sarà di 31,28 centesimi di euro per kWh, tasse incluse. La bolletta si suddividerà come segue:

  • Spesa per la materia energia:
    • 16,64 centesimi (53,2% del totale), in aumento del 36,2% rispetto all’ultimo trimestre del 2024.
    • 2,07 centesimi (6,6%) per i costi di commercializzazione, invariati.
  • Trasporto e gestione del contatore: 6,28 centesimi (20,1%), con un incremento del 10,6%.
  • Oneri di sistema: 3,22 centesimi (10,3%), in diminuzione del 16,7%.
  • Imposte: 3,07 centesimi (9,8%), comprendenti IVA e accise.

Gli oneri generali di sistema

Questi rappresentano il 10,3% della bolletta e sono suddivisi in due componenti principali:

  1. ASOS (92,2% degli oneri generali): copre gli incentivi alle fonti rinnovabili e le agevolazioni per le imprese energivore.
  2. ARIM (7,8%): finanzia promozioni per l’efficienza energetica, agevolazioni per il trasporto ferroviario e il bonus elettrico.

La legge di Bilancio 2023 ha inoltre trasferito gli oneri nucleari, relativi al decommissioning degli impianti, sulla fiscalità generale.

Il comunicato dell’ARERA

Qui il documento completo.