Il Ministero del Lavoro ha fornito le FAQ utili per l’Assegno di Inclusione: ecco quali sono le informazioni contenute.


Sono state date nuove indicazioni sull’Assegno di Inclusione, il sussidio che, insieme al Supporto per la formazione e il lavoro, ha sostituito il vecchio Reddito di Cittadinanza.

Nell’ultimo report, l’Inps ha informato che sono stati 624’712 i nuclei familiari che lo hanno richiesto e oltre 1,5 milioni di individui.

Il Ministero del Lavoro ha fornito alcuni chiarimenti su temi specifici, come la sospensione del beneficio o la sua decadenza, i soggetti beneficiari e il monitoraggio.
Ecco tutte le indicazioni.

Assegno di Inclusione FAQ Ministero del Lavoro: ecco cosa sappiamo

L’Assegno di Inclusione è entrato in vigore da poco più di 6 mesi ed è una misura pensata come sussidio per i nuclei familiari in difficoltà.
Con la nota del 16 luglio 2024, il Ministero del Lavoro ha pubblicato alcune FAQ, rispondendo a tematiche specifiche.

Ecco quali.

Quando decade il beneficio?

Se non ci si presenta alle convocazioni coi servizi sociali, senza giustificato motivo, il beneficio decade.
Anche in assenza di convocazione, infatti, i beneficiari sono tenuti a presentarsi spontaneamente ai servizi social, nei tempi stabiliti dalla norma.

In quali casi si sospende il beneficio?

Il beneficio viene sospeso in caso di mancata presentazione agli incontri, che devono tenersi entro 120 giorni dalla sottoscrizione del Patto di attivazione digitale (Pad) oppure entro 120 giorni dalla successiva trasmissione dei dati delle domande ai Comuni, tramite la piattaforma GePI per le domande pervenute all’Inps, prima del 29 febbraio 2024.

La sospensione del pagamento scatta dal mese successivo al mese in cui scade il termine per la presentazione.

Le registrazioni di avvenuto incontro o presentazione che arriveranno all’Istituto di previdenza, tramite GePI, entro il giorno 20 del mese successivo alla scadenza, saranno rielaborate in tempo utile per le relative disposizioni mensili di pagamento. Quelle che saranno inserite successivamente, saranno rielaborate per i pagamenti del mese successivo alla data di inserimento.

I beneficiari recupereranno le mensilità non percepite come arretrato.

Come avviene il monitoraggio

Come specificato, tutti i nuclei familiari sono tenuti a presentarsi al primo appuntamento presso i servizi sociali, entro 120 giorni dalla sottoscrizione del Pad.

In base agli esiti, l’Inps individuerà la tipologia di obblighi nell’ambito del percorso di attivazione lavorativa e di inclusione sociale.

Sono esclusi dal monitoraggio i componenti del nucleo familiare con età pari o superiore a 60 anni, quelli con disabilità certificata e i soggetti inseriti nei percorsi di protezione relativi alla violenza di genere.

Cosa succede in caso di esonero?

Se alcuni componenti del nucleo familiare risultano esonerati dagli obblighi di attivazione lavorativa, non hanno l’obbligo di sottoscrivere il Pad.

Ma comunque, sono obbligati a presentarsi, entro 90 giorni, presso i servizi sociali o presso gli istituti di patronato, per confermare la loro posizione, altrimenti il beneficio sarà sospeso.

Quando decadono i requisiti?

I requisiti dell’Assegno di Inclusione devono valere nel corso di tutto il periodo di erogazione. L’Inps effettuerà delle verifiche automatiche e, in caso di variazioni significativa, il beneficio può decadere.

Ad esempio col compimento della maggiore età dell’unico componente minorenne, in assenza di altri componenti con più di 60 anni o in condizioni di disabilità o svantaggio.

Oppure in caso di sanzioni, se non ci si presenta alle convocazioni, senza giustificato motivo.

Come fare col cambio di residenza

Come indicato nel messaggio 2146 del 6 giugno 2024, l’Inps ha messo a disposizione una nuova funzionalità, per i cambi di residenza.

L’Inps, inoltre, nello stesso messaggio, ha chiarito che attualmente non è ancora possibile fare modifiche relative ai dati anagrafici.