numeri civiciRiforma del Catasto: censite tutte le abitazioni degli italiani, arriva l’Archivio nazionale dei numeri civici delle strade urbane. Con l’imminente riforma del catasto nasce anche l’Archivio nazionale dei numeri civici per le strade urbane, un modo nuovo per censire tutte le abitazioni degli italiani e la stessa popolazione. Neanche a dirlo, la realizzazione di questa nuova (ed ennesima) banca dati è opera dell’Agenzia delle Entrate, in collaborazione con l’Istat.

 

Questo strumento mapperà tutto il territorio rendendo difficile la sopravvivenza della cosiddette “case fantasma”, ovvero gli immobili nascosti al fisco. È ormai pronto il decreto che detta le regole e le tappe per la realizzazione della nuova banca dati, tassello fondamentale anche per l’attesa riforma del catasto. Vie, piazze, vicoli, abitazioni, uffici, locali (con tanto di accessi interni, esterni, principali e secondari) finiranno in un registro unico, digitale e aggiornato in tempo reale.

 

Il nuovo Archivio nazionale dei numeri civici conterrà le informazioni relative a specie, denominazione e codifica di ciascuna area di circolazione urbana e quelle riguardanti la lista, codifica, georiferimento dei numeri civici ad essa appartenenti. La sigla ufficiale è Anncsu, un acronimo complicato da pronunciare che sta per “Archivio nazionale dei numeri civici delle strade urbane”. Dalla bozza del testo emerge come “l’infrastruttura tecnologica” dell’Anncsu dovrà essere messa a punto entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta.

 

Un ruolo di primo piano spetta ai Comuni: saranno loro a popolare il nuovo archivio, tanto che, si legge nello schema di Dpcm, «nei successivi sessanta giorni» ciascun municipio sarà chiamato a comunicare «il nominativo e i riferimenti del responsabile preposto alla tenuta dello stradario e indirizzario comunale, abilitato alle funzionalità di inserimento e di modifica dei dati».

 

Ricordiamo che l’Agenzia e l’Istat hanno stipulato, in data 21 giugno 2010, una convenzione finalizzata alla creazione di un Archivio nazionale degli stradari e dei numeri civici (ANSC), il cui primo impianto è stato effettuato utilizzando l’infrastruttura tecnologica e i dati già predisposti dall’Agenzia per la costituzione dell’Archivio nazionale toponomastica, previsto come da accordi con l’ex Cnipa (ora AGID), nell’ambito del piano e-government 2009-2012.

 

Nell’ambito delle attività di elaborazione e controllo dei dati del 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni, l’Istat ha effettuato l’analisi e l’incrocio dei dati toponomastici (stradari e numeri civici) di origine comunale e utilizzati in occasione del censimento, rilevando i disallineamenti presenti tra le seguenti banche dati:

 

 

  1. Sistema di Gestione della Rilevazione (SGR): indirizzi della popolazione e delle abitazioni censite dall’Ufficio Comunale di Censimento (UCC)
  2. Archivio degli edifici: indirizzi degli edifici censiti mediante modello Istat/EDI dall’Ufficio Comunale di Censimento (UCC)
  3. Rilevazione dei numeri civici (RNC) (solo per i comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ai 20.000 abitanti alla data del 1° gennaio 2008)
  4. Archivio nazionale degli stradari e dei numeri civici: indirizzi comunali pre-censuari (ANSC).

 

L’ANNCSU risponde all’esigenza di disporre, per l’intero territorio nazionale, di informazioni sulle strade e sui numeri civici informatizzate e codificate, aggiornate e certificate dai comuni, al fine di fornire a tutti gli enti della Pubblica Amministrazione una banca dati di riferimento. Tale archivio sarà anche utilizzato dall’Istat quale unico archivio toponomastico di riferimento per il censimento permanente e la produzione di statistiche territoriali.

 

Ciò considerato, al fine di garantire, già in fase di primo impianto, un elevato livello di completezza e qualità dell’ANNCSU, l’Istat (con nota prot. 912/2014/P del 15/01/2014) ha chiesto ai Comuni, in linea con lo spirito di massima collaborazione fino ad ora mostrato dagli stessi, di verificare i disallineamenti riscontrati tra i dati toponomastici di origine comunale e utilizzati in occasione del censimento, provvedendo, se necessario, a correggere, integrare e validare i dati forniti sul “Portale per i comuni”, aggiornandoli alla situazione di fatto esistente alla data in cui effettuerà la validazione finale.

 

Le informazioni da validare sono costituite dall’insieme delle aree di circolazione e dei numeri civici situati nelle sezioni di censimento del Comune in indirizzo, così come definite nelle Basi Territoriali aggiornate con il Progetto Census 2010 e rese disponibili sul sito internet dell’Istat all’indirizzo http://basiterritoriali.istat.it.