Appalti, riduzione dei centri di spesa della PA: ecco un’analisi della situazione attuale redatta dalla CONSIP.
La riduzione dei centri di spesa della Pubblica Amministrazione è uno degli obiettivi principali del Sistema nazionale degli approvvigionamenti pubblici, disegnato dal Legislatore con il DL 24 aprile 2014, n. 66.
Il numero di “stazioni appaltanti” in ambito pubblico – ovvero gli enti che bandiscono gare – è stimato in circa 35mila unità che, per comportamenti di acquisto disomogenei e frammentati, non hanno beneficiato pienamente degli effetti di un’azione coordinata e sistemica di aggregazione della spesa, tra cui: economie di scala, riferimenti univoci di prezzo, trasparenza, maggiore controllo.
La riduzione dei centri di spesa: i soggetti aggregatori
Per tali motivi, una delle misure previste dal DL 66/2014 è stata l’istituzione di un elenco di 35 soggetti aggregatori: attualmente sono 32 e ne fanno parte Consip in qualità di Centrale acquisti nazionale, le 21 Centrali acquisti regionali, 9 Città metropolitane e 1 Provincia.
Questi soggetti hanno il compito di aggregare i fabbisogni delle amministrazioni dei rispettivi ambiti territoriali e di gestire le procedure di gara su specifiche aree merceologiche – e al di sopra di determinate soglie di valore – individuate con uno specifico Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm).
Il primo Dpcm è stato emanato il 24 dicembre 2015, con entrata in vigore il 1 gennaio 2016, e riguarda 19 categorie merceologiche. Con il successivo Dpcm dell’11 luglio 2018, entrato in vigore il 16 luglio 2018 (con l’eccezione della categoria merceologica “manutenzione strade – servizi e forniture” per la quale è differito di un anno), l’elenco è stato aggiornato con l’aggiunta di altre sei categorie merceologiche.
Per tali categorie l’Anac non rilascia il codice identificativo di gara (il cosiddetto “CIG”) alle amministrazioni che acquistano al di fuori del sistema degli aggregatori. L’obbligo di utilizzare la rete dei soggetti aggregatori per determinati acquisti è rivolto alle amministrazioni statali, agli enti del SSN e agli enti locali in senso ampio.
Di seguito si riporta l’elenco completo delle categorie merceologiche e delle relative soglie.
Merceologia | Soglia (€) | Dpcm |
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SPESA SPECIFICA SANITARIA – BENI | ||
Farmaci | 40.000 | 2016 |
Vaccini | 40.000 | 2016 |
Stent | Soglia comunitaria | 2016 |
Ausili per incontinenza | 40.000 | 2016 |
Protesi d’anca | Soglia comunitaria | 2016 |
Medicazioni generali | 40.000 | 2016 |
Defibrillatori | Soglia comunitaria | 2016 |
Pace-maker | Soglia comunitaria | 2016 |
Aghi e siringhe | 40.000 | 2016 |
Guanti (chirurgici e non) | 40.000 | 2018 |
Suture | 40.000 | 2018 |
SPESA SPECIFICA SANITARIA – SERVIZI | ||
Servizi integrati gestione apparecchiature elettromedicali | 40.000 | 2016 |
Pulizia per il SSN | 40.000 | 2016 |
Ristorazione | 40.000 | 2016 |
Lavanderia | 40.000 | 2016 |
Smaltimento rifiuti sanitari | 40.000 | 2016 |
Ossigenoterapia | Soglia comunitaria | 2018 |
Diabetologia territoriale | Soglia comunitaria | 2018 |
SPESA COMUNE | ||
Vigilanza armata | 40.000 | 2016 |
Facility management immobili | Soglia comunitaria | 2016 |
Pulizia immobili | Soglia comunitaria | 2016 |
Guardiania | 40.000 | 2016 |
Manutenzione immobili e impianti | Soglia comunitaria | 2016 |
Servizio di trasporto scolastico | 40.000 | 2018 |
Manutenzione strade – servizi e forniture | Soglia comunitaria | 2018 |
Maggiori informazioni su www.acquistinretepa.it/opencms/opencms/soggetti_aggregatori_new/