Nel suo ultimo video il Dottor Simone Chiarelli ed il Dottor Vincenzo Giangreco ci parlano di appalti e principio di rotazione, con l’analisi della recente giurisprudenza in materia.
Ricordiamo che il principio di rotazione nell’aggiudicazione dei contratti pubblici impone alla Pubblica Amministrazione di non avere rapporti sempre con lo stesso fornitore. Salvaguardando – di conseguenza – il rispetto dei principi di libera concorrenza e non discriminazione tra le varie aziende che partecipano alla procedura.
A livello normativo il principio trova la sua espressione:
- all’interno del Codice dei Contratti Pubblici, soprattutto nell’art.36 del D.Lgs. n. 50 del 2016 in cui
“l’affidamento e l’esecuzione di lavori, servizi e forniture di importo inferiore alle soglie […] avvengono nel […] rispetto del principio di rotazione degli inviti e degli affidamenti e in modo da assicurare l’effettiva possibilità di partecipazione delle microimprese, piccole e medie imprese”
- e nell’art. 63, comma 6, del Codice, in riferimento alla procedura negoziata senza previa pubblicazione di bando, dove la Pubblica Amministrazione deve individuare
“gli operatori economici da consultare sulla base di informazioni riguardanti le caratteristiche di qualificazione economica e finanziaria e tecniche e professionali desunte dal mercato, nel rispetto dei principi di trasparenza, concorrenza, rotazione”.
Appalti e principio di rotazione: analisi della recente giurisprudenza
Il dottor Simone Chiarelli, dirigente di Pubblica Amministrazione Locale ed esperto in questioni giuridiche di diritto amministrativo nei settori degli appalti, SUAP, e disciplina generale degli Enti locali, ha dunque preparato un nuovo importante approfondimento in collaborazione con il Dott. Vincenzo Giangreco.
Potete visualizzare il video completo qui di seguito.
Inoltre potete scaricare le slide di questo video a questo link.
Fonte: articolo della redazione, video di Simone Chiarelli
Ottimo articolo. Vi faccio i miei complimenti. Pero’ ho un dubbio : sono un consulente del lavoro che ha un incarico professionale per la consulenza di un ente in materia di lavoro sia per la parte economica che per quella giuridica e previdenziale. A mio parere è un rapporto fiduciario con un professionista ordinistico. E’ soggetto al principio di rotazione ? Grazie per la risposta e Buon lavoro
Giacomo Picchi