Sono passati ben 14 anni dalla morte di Federico Aldrovandi: e Amnesty rilancia la sua campagna di trasparenza per rendere operativi dei codici identificativi per le forze di Polizia.


Caso Aldrovandi, Amnesty: codice identificativo per forze di Polizia.

Il caso Aldrovandi è la vicenda giudiziaria causata dall’uccisione di Federico Aldrovandi, uno studente ferrarese, avvenuta il 25 settembre 2005 a seguito di un controllo di polizia.

I procedimenti giudiziari hanno condannato, il 6 luglio 2009, quattro poliziotti a 3 anni e 6 mesi di reclusione, per “eccesso colposo nell’uso legittimo delle armi“; il 21 giugno 2012 la Corte di cassazione ha confermato la condanna.

All’inchiesta per stabilire la cause della morte ne sono seguite altre per presunti depistaggi e per le querele fra le parti interessate.

14 anni dopo questo caso, Amnesty continua a lanciare la sua campagna per la trasparenza dell’operato nelle forze dell’ordine.

Questa vicenda, in questi anni, ha fatto parecchio clamore, come è stato anche per l’altro caso simile a questo riguardante la morte di Stefano Cucchi.

Caso Aldrovandi, Amnesty: codice identificativo per forze di Polizia

Un semplice controllo che si trasformò in qualcosa di terribile

ricorda oggi Amnesty International. Che torna a chiedere in questa tragica ricorrenza numeri identificativi per le forze dell’ordine.

Da anni Amnesty si muove affinché in Italia si introducano forme di accountability (ovvero la responsabilità di rendere conto delle proprie azioni in modo trasparente) nell’operato delle forze di polizia. Un anno fa ha lanciato una campagna per chiedere l’introduzione, anche in Italia, di codici identificativi. Codici sulle uniformi e sui caschi degli agenti impegnati in attività di ordine pubblico.

Riteniamo ormai urgente che sia varata una normativa in linea con gli standard internazionali. Che preveda l’utilizzo di codici identificativi alfanumerici ben visibili sulle uniformi degli agenti impegnati in attività di ordine pubblico. E che stabilisca che l’inosservanza di detto obbligo venga sanzionata. Il nostro auspicio è quello di intavolare un dialogo costruttivo con tutte le parti interessate, compresi i sindacati delle forze di polizia.

La petizione di Amnesty per inserire i codici identificativi per le forze dell’ordine, una conquista di civiltà, è a questo indirizzo. Possono firmarla tutti i cittadini.

Da questa vicenda è stato tratto un film documentario, disponibile interamente sulla piattaforma video Vimeo.