A partire da oggi, 15 febbraio 2025, in Lombardia e in altre regioni italiane, entreranno in vigore importanti modifiche sul sistema delle ricette elettroniche: ecco cosa cambia.
L’obiettivo è semplificare e digitalizzare il processo, ma anche garantire maggiore privacy e controllo per i cittadini.
Questa novità interesserà soprattutto i medici e odontoiatri liberi professionisti che finora hanno rilasciato ricette bianche per farmaci non coperti dal SSN. Da febbraio 2025, anche loro dovranno usare il sistema elettronico, collegandosi al portale SISTEMA TS, attraverso SPID o CIE, per inviare la prescrizione e generare il codice NRBE (Numero Ricetta Bianca Elettronica).
Ricette elettroniche per il 2025: ecco tutte le novità
La ricetta bianca elettronica riguarderà tutti i medicinali con AIC (Autorizzazione all’Immissione in Commercio) vendibili al pubblico, comprese alcune categorie di farmaci soggetti a prescrizione limitativa, come quelli che possono essere acquistati solo con ricetta di specialisti o ospedali. I medici dovranno fare attenzione anche alla classificazione dei farmaci: per quelli di classe A, la prescrizione potrà essere fatta solo con il gruppo di equivalenza AIFA, mentre per i farmaci di classe C, si dovrà indicare esclusivamente il codice AIC.
Un aspetto importante riguarda l’adeguamento dei software gestionali che molti studi medici utilizzano. I medici che ancora non sono attrezzati con sistemi informatici compatibili dovranno contattare i fornitori dei loro software per aggiornamenti necessari a gestire le nuove modalità di prescrizione.
Inoltre è importante ricordare che fino ad oggi, 15 febbraio 2025, il codice per ritirare i farmaci nelle farmacie veniva inviato automaticamente tramite SMS o email a tutti i cittadini.
Adesso invece sarà necessario attivare esplicitamente il servizio di notifica. In pratica, solo coloro che daranno il loro consenso per ricevere il codice elettronico tramite SMS o email, dovranno usufruire di questo servizio. Gli altri, invece, potranno ritirare la ricetta cartacea o accedere al codice tramite il proprio Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE).
Il cambiamento non riguarda le ricette rosse del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) o quelle bianche scritte a mano, che continueranno a non essere disponibili nel sistema elettronico. Tuttavia, per le ricette elettroniche per farmaci, visite e altre prestazioni sanitarie, l’introduzione del nuovo sistema rappresenta un passo importante verso la digitalizzazione della sanità italiana. Inoltre, l’art. 1 comma 317 della Legge di Bilancio 2025 prevede la dematerializzazione obbligatoria di tutte le ricette mediche, comprese quelle a carico del cittadino, senza distinzione tra farmaci di SSN e a pagamento.
Regole applicate in modo progressivo
Comunque sia, l’introduzione di queste nuove regole avverrà progressivamente. Per garantire che non vi siano disagi nell’accesso ai farmaci, le farmacie private, tramite l’associazione FEDERFARMA, hanno annunciato che continueranno a dispensare i farmaci anche su ricetta cartacea, fino a quando non sarà completata la transizione verso la piena dematerializzazione delle prescrizioni.
La rivoluzione digitale delle ricette mediche non solo renderà il sistema sanitario più moderno ed efficiente, ma cercherà anche di ridurre il rischio di errori e falsificazioni, migliorando l’accesso ai farmaci in tutta Italia.