A precisarlo è un errata corrige del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit): anche l’acquisto di trattori per la sostituzione dei vecchi mezzi a combustibile fossile è coperta dal credito di imposta 5.0.
Il Ministero ha infatti recentemente emesso una rettifica significativa che amplia il raggio d’azione del credito d’imposta 5.0, includendo anche i veicoli agricoli e forestali alimentati a combustibile fossile. Questa modifica, formalizzata attraverso un errata corrige del 19 agosto 2024 (protocollo n. 25914), chiarisce e rafforza le disposizioni già presenti nella circolare operativa del 16 agosto 2024, redatta dal Mimit in collaborazione con il Gestore dei Servizi Energetici (GSE).
Si tratta di un incentivo economico per l’adozione di tecnologie più avanzate e rispettose dell’ambiente, pur mantenendo la possibilità di utilizzare temporaneamente combustibili fossili laddove tecnicamente necessario. Gli operatori del settore sono ora chiamati a valutare le opportunità offerte da questo incentivo per rinnovare il proprio parco macchine, contribuendo così alla modernizzazione del comparto e al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale.
Anche per l’acquisto di trattori vale il credito di imposta 5.0
La rettifica è particolarmente rilevante per i settori agricolo e forestale, poiché consente l’accesso agli incentivi fiscali per l’acquisto di macchinari che utilizzano combustibili fossili, a condizione che questi siano dotati di motori conformi allo standard ambientale Stage V. Questo standard rappresenta l’ultima generazione di normative europee in materia di emissioni per macchine mobili non stradali, che comprende anche i mezzi agricoli e forestali.
La correzione normativa si inserisce nel contesto dell’articolo 5 del decreto interministeriale del 24 luglio 2024 e riguarda in particolare il capitolo 4 della circolare operativa, precisamente a pagina 58. La modifica apportata riguarda la definizione dei veicoli che possono beneficiare del credito d’imposta, chiarendo che il loro acquisto è ammissibile solo se finalizzato alla sostituzione di un veicolo con motore Stage I o di categorie precedenti, con uno dotato di motore Stage V. Questo passaggio è cruciale per favorire un ricambio tecnologico verso macchine più efficienti e meno inquinanti, in linea con gli obiettivi europei di riduzione delle emissioni.
Il Regolamento Europeo 2016/1628 e il Regolamento UE 2013/167, citati nella rettifica, forniscono le definizioni tecniche di “macchine mobili non stradali” e “veicoli agricoli e forestali“, stabilendo i parametri tecnici che questi mezzi devono rispettare per rientrare nelle agevolazioni previste.