aborto-parlamento-ue-corte-suprema-americanaDopo la sentenza della Corte Suprema Americana in tema di aborto adesso il parlamento UE lancia il suo monito, rivendicando la pratica dell’aborto come diritto fondamentale.


Il Parlamento Europeo condanna il deterioramento dei diritti e della salute sessuale e riproduttiva delle donne nel mondo, compresi gli Stati Uniti e alcuni Paesi UE, e chiede un accesso sicuro all’aborto.

Il monito dell’UE arriva a seguito della Sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti che disconosce il rango costituzionale al diritto di aborto (sentenza del 24 giugno 2022) cancellando la nota sentenza Roe v Wade del 1973.

Ecco cosa contiene la nota del Parlamento UE che ammonisce la Corte Suprema Americana.

Aborto: il parlamento UE ammonisce la Corte Suprema Americana

Il Parlamento incoraggia dunque il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e la sua amministrazione a garantire l’accesso all’aborto sicuro e legale.

Con la proposta di Risoluzione 6 giugno 2022, B9-0299/2022 si rivendica la pratica dell’aborto come diritto fondamentale, richiama gli Stati Uniti a invertire la rotta e gli Stati membri dell’Unione a contrastare le tendenze antiabortiste.

Per il Parlamento europeo, si tratta di una regressione senza precedenti in tema di diritti umani e diritti costituzionali.

I deputati ribadiscono l’appello al governo del Texas di abrogare rapidamente la legge 8 del Senato e chiedono a diversi altri Stati americani con leggi analoghe di allineare la loro legislazione con i diritti umani delle donne tutelati a livello internazionale.

I divieti e le altre restrizioni all’aborto colpiscono in modo sproporzionato le donne in condizioni di povertà, affermano i deputati, che sottolineano che le donne che, a causa di ostacoli finanziari o logistici, non possono permettersi di recarsi in cliniche per la salute riproduttiva di Stati o paesi limitrofi, corrono maggiori rischi di subire procedure non sicure e potenzialmente letali.

Il diritto all’aborto sempre più negato anche in Europa

La corrente anti-abortista, sottolineano con preoccupazione gli eurodeputati, va diffondendosi anche all’interno dell’Unione Europea.

A Malta l’aborto è vietato.

Il Tribunale costituzionale polacco, dichiarato “illegittimo”dall’Ue, ha disconosciuto il 22 ottobre 2020 i diritti delle donne polacche ad interrompere la gravidanza.

In Slovacchia l’aborto medico non è legale, e in Ungheria non è praticato.

In Croazia è negata l’assistenza alla pratica interruttiva della gravidanza e si temono passi indietro anche in Italia.

La riluttanza alla pratica abortiva da parte dei singoli Stati è considerata inaccettabile per Bruxelles perchè ritenuta contraria alla difesa della salute sessuale e riproduttiva e ai diritti delle donne.

 


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it