Oggi, 1° agosto 2024, è l’Overshoot Day, ovvero il giorno in cui la Terra ha esaurito le risorse per l’anno corrente.


Durante la Giornata mondiale dell’Ambiente, è stato annunciato che il 1° agosto sarebbe stato l’Earth Overshoot Day 2024, data individuata dal Global Footprint Network.

Rispetto al 2023, la Terra entra in riserva delle risorse mondiale un giorno prima: lo scorso anno, infatti, cadeva di 2 agosto.

L’individuazione della data è stata fatta sulla base del rapporto tra la biocapacità del Pianeta, ovvero la quantità di risorse ecologiche che la Terra è in grado di generare in un anno e l’impronta ecologica della società mondiale.

L’Italia contribuisce, in negativo, alla situazione: il nostro Paese, infatti, è in deficit ecologico già dallo scorso 19 maggio.

1° agosto Earth Overshoot Day 2024: ecco cosa sapere

Come sottolineato dal Global Footprint Network, l’Earth Overshoot Day segna il giorno in cui il mondo esaurisce tutte le risorse naturali generate per l’anno in corso e inizia a consumare quelle previste per l’anno successivo.

Anche per quest’anno, il consumo delle risorse naturali ha superato la capacità degli ecosistemi di rigenerarle.
Il nostro pianeta, perciò, è in deficit ecologico, ovvero utilizza più risorse di quelle messe a disposizione e immette nell’atmosfera più CO2 di quanto gli ecosistemi siano capaci di assorbire.

Ad oggi, per poter soddisfare tutti i consumi annui della popolazione mondiale, sarebbero necessarie le risorse di 1,7 pianeti Terra.
L’umanità, quindi, attualmente utilizzando la natura 1,7 volte più velocemente di quanto gli ecosistemi siano in gradi di rigenerarsi.

Ovviamente questo compromette la sicurezza delle risorse globali, portando a costi sempre più evidenti, sotto forma di deforestazione, siccità, perdita di biodiversità, erosione del suolo e accumulo dell’anidride carbonica nell’atmosfera.

Questi sono i fattori che contribuiscono al cambiamento climatico, ad eventi metereologici sempre più estremi e frequenti e una minore produzione alimentare.
È necessario, perciò, invertire questo trend.

Come possiamo invertire il trend e posticipare la data

Come dichiarato dal WWF:

“L’umanità, con i suoi oltre 8 miliardi di abitanti, consuma in quantità eccessive, oltre le capacità di rigenerazione (e riassorbimento) del Pianeta. 50 anni fa, nel 1974 l’Overshoot day cadeva il 30 novembre: sforavamo di un mese il nostro budget annuale. Nel 2004, il 2 settembre, nel 2014 il 5 agosto. La data è sempre andata anticipandosi e il nostro il nostro debito ecologico è cresciuto”.

Per poter posticipare la data e dare più tempo alla Terra di rigenerarsi, bisogna mettere in pratica nuove soluzioni.

L’Earth Overshoot Day nasce proprio come appello per cercare delle risposte per contrastare la crisi climatica.
Una delle misure da attuare è sicuramente ridurre del 50% le emissioni di CO2 derivanti dalla combustione di combustibili fossili. In questo modo, si sposterebbe la data di tre mesi.

Inoltre, se usassimo energia generata, per il 75%, da fonti rinnovabili (contro il 39% attuale), potremmo spostare in avanti l’Overshoot Day di 26 giorni.
Col risparmio e l’utilizzo di tecnologie di efficienza energetica, per edifici, processi industriali e la produzione elettrica, si potrebbero risparmiare altri 21 giorni.