Ecco quali sono le novità deliberate dal Governo, all’interno dell’ultimo CdM, in materia di promozione per la realizzazione delle rete transeuropea dei trasporti.
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR Raffaele Fitto e del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo di attuazione della direttiva (UE) 2021/1187 del Parlamento europeo e del Consiglio del 7 luglio 2021 sulla razionalizzazione delle misure per promuovere la realizzazione della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T).
Scopriamo quali sono tutte le novità.
Realizzazione rete transeuropea dei trasporti
Il regolamento stabilisce l’obbligo di completare la rete centrale di collegamento transeuropea entro il 2030 e la rete globale entro il 2050.
La direttiva da attuare mira, in particolare, a consentire un completamento sincronizzato e tempestivo della rete TEN-T e razionalizzare le misure per promuovere la realizzazione dei collegamenti transfrontalieri sui corridoi della rete centrale il cui costo superi i 300 milioni di euro.
Il decreto riserva un trattamento prioritario ai progetti individuati, che comprende procedure semplificate, più snelle e più celeri di rilascio delle autorizzazioni, accompagnate dalla certezza di un termine per le procedure di autorizzazione, la cui durata massima non può essere superiore a quattro anni.
Tale termine può essere prorogato al massimo due volte, in casi debitamente giustificati.
Al fine di consentire una gestione chiara della procedura complessiva e di fornire ai promotori dei progetti un punto di contatto, vengono individuate le amministrazioni che fungono da autorità designate.
Si indicano inoltre i compiti attribuiti alle autorità designate, in particolare, esse:
- fungono da punto di contatto principale per le informazioni destinate al promotore del progetto
- svolgono attività di vigilanza sul calendario della procedura di autorizzazione
- e poi forniscono al promotore del progetto, su richiesta, le indicazioni per la trasmissione di tutte le informazioni e di tutta la documentazione pertinenti, comprese tutte le autorizzazioni, le decisioni e i pareri che devono essere ottenuti ai fini della decisione di autorizzazione.
Infine si prevede la possibilità di istituire un’autorità comune per i progetti transfrontalieri e gli obblighi di informazione ai coordinatori europei da parte delle autorità designate.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it