Programma Nazionale di Prevenzione Rifiuti: ecco le proposte presentate dall’Associazione dei Comuni Virtuosi.
Un lavoro enorme, frutto di uno scambio tra i massimi esperti in Italia nel campo dei rifiuti. A Paolo Azzurro, Silvia Ricci, Ezio Orzes ed Enzo Favoino va il nostro grazie per queste Proposte per il nuovo Programma Nazionale di Prevenzione Rifiuti, che abbiamo ufficialmente presentato al Ministero dell’Ambiente la scorsa settimana.
L’introduzione
Il nuovo Articolo 180 (Prevenzione della produzione di rifiuti) del D.lgs 152/2006, come modificato dal D.lgs 116/2020 di recepimento delle Direttive 851/2018 e 852/2018, ridefinisce i contenuti minimi del Programma Nazionale di Prevenzione dei Rifiuti (PNPR). Le Regioni, ai sensi dell’art.199 (Piani regionali) comma 3 lettera r) sono tenute a loro volta ad adottare un Programma Regionale di Prevenzione dei Rifiuti (PRPR) elaborato sulla base del PNPR.
Al fine di costruire un quadro strategico di riferimento per le politiche di prevenzione dei rifiuti in Italia, si ritiene opportuno definire sia misure di diretta competenza ministeriale, sia misure di competenza regionale, da integrare all’interno dei rispettivi PRPR. Nel merito, si auspica che le misure di diretta competenza ministeriale proposte nel presente documento, che, per loro natura, non possono trovare collocazione all’interno del PNPR, possano trovare adeguata considerazione in fase di predisposizione degli altri strumenti di politica ambientale nazionale. Il riferimento va in particolare al collegato ambientale alla legge di stabilità, al Decreto per incentivare il riutilizzo previsto dall’ art. 219-bis comma 2 del D.lgs 152/2006, al programma nazionale per la gestione dei rifiuti di cui all’art. 198-bis (in particolare per le proposte in materia di EPR) e all’annunciata strategia nazionale sull’economia circolare.
Gli obiettivi del Piano
Tra i principali obiettivi che le politiche nazionali e regionali in materia di prevenzione dei rifiuti dovrebbero perseguire, coerentemente con quanto previsto dal citato art. 180 del D.lgs 152/2006 e più in generale con il “nuovo” paradigma dell’economia circolare, si evidenziano in particolare:
- Favorire la transizione dal monouso verso sistemi basati sull’utilizzo di prodotti riutilizzabili;
- Favorire la riparazione, la condivisione e lo scambio di beni usati;
- Favorire lo sviluppo, la nascita e il consolidamento di modelli di business ispirati al modello “Product as a service – Paas” (prodotto come servizio), in modo tale da incoraggiare la progettazione, la fabbricazione e l’uso di prodotti efficienti sotto il profilo delle risorse, durevoli, scomponibili, riparabili, riutilizzabili e aggiornabili nonché l’utilizzo di materiali ottenuti dai rifiuti nella loro produzione;
- Ridurre gli sprechi, anche attraverso il recupero a fini sociali dei prodotti (alimentari e non) in eccedenza sul mercato o con caratteristiche non idonee ad essere immessi sul mercato;
- Rafforzare il ruolo della prevenzione e del riuso all’interno dei regimi di responsabilità estesa del produttore, in particolare definendo un quadro di riferimento normativo che consenta di utilizzare quota parte delle risorse derivanti dal contributo ambientale per il sostegno di iniziative di riduzione dei rifiuti alla fonte e per favorire la transizione dal monouso al riutilizzabile;
- Favorire la trasformazione culturale, formando, comunicando e sensibilizzando sulla reale portata del cambiamento necessario e sugli strumenti a disposizione;
Nel seguito, al fine di fornire un quadro di riferimento delle principali azioni che riteniamo necessarie per perseguire efficacemente gli obiettivi sopra evidenziati, vengono proposte sia misure destinate ad essere declinate dalle Regioni all’intero dei propri PRPR, sia misure di competenza nazionale, rimandando al Ministero dell’Ambiente le valutazioni del caso sull’opportunità o meno di tenerne conto all’interno del PNPR o di altri strumenti legislativi. Le misure destinate ad essere integrate nei PRPR vengono declinate in funzione dell’obiettivo o degli obiettivi sottesi, lasciando alle Regioni la definizione delle modalità più opportune per il loro conseguimento.
Le misure proposte non sono in ogni caso da intendersi esaustive. Rimaniamo in attesa di prendere visione della bozza di PNPR che sarà messa in consultazione, per eventuali ulteriori proposte ed approfondimenti.
Programma Nazionale di Prevenzione Rifiuti: le proposte dei Comuni Virtuosi
Fonte: Associazione dei Comuni Virtuosi