In un recente video il Dottor Simone Chiarelli analizza il recente decreto del MASAF dedicato alle cosiddette Città di Identità.
Il nuovo decreto del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste disciplina l’iter per il riconoscimento della denominazione di “Città di identità” e l’iscrizione delle relative associazioni nel Registro nazionale. L’obiettivo è promuovere le eccellenze agricole e culturali locali, rafforzando la sostenibilità e la coesione territoriale.
Chi può essere una “Città di identità”?
I comuni interessati devono soddisfare requisiti specifici che valorizzino il legame tra il territorio e le produzioni agricole. Tra le condizioni richieste, il decreto include:
- Produzioni agricole di pregio: il comune deve ricadere, anche parzialmente, in una zona geografica riconosciuta per prodotti DOP o IGP, oppure avere almeno il 30% delle sue coltivazioni certificate come biologiche o aderenti a standard di qualità nazionali.
- Tradizioni consolidate: il territorio deve vantare una storia di almeno 50 anni legata a un prodotto agricolo, associata a elementi ambientali, storici e culturali di rilievo.
- Promozione del territorio: è necessaria la presenza di organismi locali impegnati nella valorizzazione delle specificità agricole e culturali sui mercati nazionali e internazionali.
Tutti questi criteri devono essere rispettati congiuntamente affinché il comune possa adottare la denominazione.
Requisiti per le associazioni nazionali
Le associazioni che rappresentano le “Città di identità” a livello nazionale devono essere costituite come enti riconosciuti e operare senza scopo di lucro. Devono inoltre:
- Contare almeno 25 comuni associati, situati in almeno tre diverse regioni italiane, tutti rispondenti ai requisiti del decreto.
- Avere un collegio sindacale o un sindaco unico tra gli organi di governance.
- Prevedere nello statuto obiettivi come la promozione delle coltivazioni tradizionali, la sostenibilità ambientale, lo sviluppo turistico integrato e il sostegno alle giovani generazioni nel settore agricolo.
Le associazioni devono inoltre dimostrare di aver perseguito tali obiettivi per almeno tre anni consecutivi prima di poter richiedere l’iscrizione nel registro nazionale.
Procedura di iscrizione
Le associazioni interessate devono presentare domanda alla regione o provincia autonoma dove si trova la loro sede legale, specificando il prodotto agricolo rappresentato. Una volta verificata l’idoneità, la richiesta viene trasmessa al Ministero competente, che provvede all’iscrizione nel registro e alla pubblicazione dei dati sul proprio sito ufficiale.
Clausola di invarianza finanziaria
L’implementazione del decreto non comporta oneri aggiuntivi per le casse pubbliche. Tutte le attività saranno gestite con le risorse già disponibili, evitando spese supplementari.
Un’opportunità per il territorio
Questa iniziativa mira a consolidare l’identità locale dei comuni italiani, promuovendo non solo le eccellenze agricole, ma anche la valorizzazione del paesaggio e delle tradizioni culturali. Si tratta di un passo importante verso uno sviluppo economico sostenibile, che coinvolga attivamente comunità locali, amministrazioni e giovani imprenditori.
Chiarimenti sul decreto MASAF dedicato alle Città di Identità [VIDEO]
Per fornire una panoramica sull’argomento sul proprio canale Youtube Simone Chiarelli, dirigente di Pubblica Amministrazione Locale ed esperto in questioni giuridiche di diritto amministrativo nei settori degli appalti, SUAP, e disciplina generale degli Enti locali, ha messo a disposizione un nuovo video.
Potete guardare il video commento nel player video qui di seguito.
Fonte: articolo della redazione, video di Simone Chiarelli (Omniavis.it)