Il Ministero per lo Sport e i Giovani, guidato da Andrea Abodi, ha lanciato il progetto “Bici in Comune”, un’iniziativa volta a promuovere l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto sostenibile.


Lo scopo è di contribuire così a migliorare la qualità della vita nelle città e a incoraggiare stili di vita attivi e salutari. Con un investimento complessivo di 12,6 milioni di euro, il programma è destinato a tutti i Comuni italiani. Scopriamone dunque l’ammontare dei finanziamenti e le iniziative realizzabili.

Il significato dell’iniziativa “Bici in Comune”

L’obiettivo del progetto è dunque diffondere una cultura ciclistica che incoraggi i cittadini a scegliere la bicicletta come alternativa ecologica ai mezzi di trasporto tradizionali.

“Bici in Comune” pertanto offre ai Comuni italiani la flessibilità di individuare e implementare attività specifiche che rispondano alle esigenze locali. Questa opportunità è particolarmente rilevante, poiché consente a ciascun Comune di progettare iniziative su misura che favoriscano l’adozione della bicicletta come mezzo di trasporto primario. Di seguito, alcuni dei principali aspetti e opportunità che il progetto prevede:

Attività finanziabili

  • Progetti per il benessere e stili di vita salutari: i Comuni possono sviluppare e finanziare iniziative che incoraggiano la popolazione a utilizzare la bicicletta, ad esempio attraverso campagne informative, corsi di educazione stradale, e programmi di sensibilizzazione sui benefici dell’attività fisica. Tali progetti mirano a promuovere un approccio salutare alla mobilità, contribuendo a migliorare la qualità della vita dei cittadini.
  • Sicurezza e fruibilità dei percorsi ciclabili: è possibile richiedere fondi per l’adeguamento e la messa in sicurezza delle infrastrutture ciclabili esistenti. Ciò può includere la creazione di piste ciclabili ben delineate, l’illuminazione di percorsi notturni e l’installazione di segnaletica chiara. Investimenti in sicurezza sono cruciali per incoraggiare un maggiore utilizzo delle biciclette e per proteggere ciclisti e pedoni.
  • Installazione di arredi urbani per biciclette: i Comuni possono richiedere finanziamenti per posizionare rastrelliere e altri arredi urbani dedicati alla sosta delle biciclette in luoghi strategici, come piazze, parchi e fermate dei mezzi pubblici. Questo non solo facilita l’uso della bicicletta, ma promuove anche l’integrazione del trasporto ciclistico con altri sistemi di mobilità.
  • Organizzazione di eventi sportivi e cicloturistici: i fondi possono essere utilizzati per pianificare eventi sportivi, come gare ciclistiche e manifestazioni non competitive, oltre a tour ciclistici che valorizzano le bellezze locali. Questi eventi non solo coinvolgono la comunità, ma possono anche attrarre turisti, contribuendo all’economia locale.

Contributi finanziari

Il programma stabilisce anche dei limiti di contributo, differenziati in base alla popolazione di ciascun Comune, per garantire un’equa distribuzione delle risorse:

  • Comuni con meno di 5.000 abitanti: possono richiedere un massimo di 50.000 euro. Questo sostegno è essenziale per i piccoli comuni che vogliono avviare iniziative ciclistiche ma hanno risorse limitate.
  • Comuni tra 5.000 e 50.000 abitanti: il contributo massimo aumenta a 80.000 euro, permettendo una maggiore flessibilità e capacità di investimento in progetti più ampi.
  • Comuni tra 50.000 e 300.000 abitanti: possono accedere a finanziamenti fino a 113.000 euro, in grado di supportare progetti significativi e complessi.
  • Città con oltre 300.000 abitanti: hanno la possibilità di richiedere fino a 150.000 euro, riconoscendo le maggiori sfide e opportunità che una popolazione più grande presenta nel contesto della mobilità sostenibile.

Le dichiarazioni dei promotori

Durante la presentazione del progetto, il Ministro Abodi ha sottolineato l’importanza di questo programma per la mobilità sostenibile, il turismo lento e la pratica sportiva. Ha dichiarato: “Questo progetto rappresenta un modo per integrare l’attività motoria nella vita quotidiana, sia per andare al lavoro che per recarsi a scuola. È fondamentale che le città si attrezzino per garantire la sicurezza di ciclisti e cicloamatori.

Roberto Pella, presidente dell’Anci e sindaco di Valdengo, ha enfatizzato l’ambizione dell’iniziativa, esprimendo il desiderio di promuovere la cultura della ciclabilità in tutti i comuni, indipendentemente dalla loro dimensione. Ha inoltre ringraziato il Ministro Abodi e le istituzioni coinvolte per il loro supporto nel rendere questo progetto una realtà.

Marco Mezzaroma, presidente di Sport e Salute, ha messo in evidenza come “Bici in Comune” possa trasformare radicalmente gli stili di vita, contribuendo a un’importante filiera produttiva legata al cicloturismo, con benefici anche sul fronte della spesa sociale.

Come partecipare?

Le amministrazioni comunali interessate a partecipare al progetto possono presentare le loro candidature attraverso l’apposita sezione sulla Piattaforma di Sport e Salute, disponibile online dal 7 novembre 2024 fino al 13 gennaio 2025. Questa iniziativa si propone di incentivare un modo di vivere più sostenibile e salutare, rendendo le città italiane più vivibili e rispettose dell’ambiente.

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