Il Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali ha recentemente annunciato un importante provvedimento per il riparto del fondo destinato ai piccoli comuni italiani con meno di 500 abitanti.
Con il comunicato del 16 luglio 2024, è stato reso noto che il Ministero dell’Interno, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha emesso un decreto il 20 giugno 2024, corredato degli allegati A e B. Questo decreto riguarda il riparto del Fondo destinato ai comuni per affrontare le necessità legate all’emergenza COVID-19 e alla gestione delle funzioni fondamentali.
Le specifiche di questo fondo
Il fondo in questione, istituito nello stato di previsione del Ministero dell’Interno, ha una dotazione annuale di 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023. Esso mira a supplire ai minori trasferimenti del fondo di solidarietà comunale per quei comuni che, nell’anno precedente, hanno ricevuto trasferimenti inferiori di oltre il 15% rispetto alla media della loro fascia provinciale.
Secondo quanto stabilito, il decreto ministeriale definisce i criteri e le modalità di riparto delle risorse tra i comuni beneficiari. L’allegato A alla nota metodologica, datato 28 maggio 2021, specifica i dettagli operativi per l’individuazione degli enti locali destinatari del fondo. In base ai dati della popolazione residente al 31 dicembre degli anni 2021, 2020 e 2019, si identificavano 829 comuni con meno di 500 abitanti che possono beneficiare del riparto nel 2023.
Dopo un’attenta valutazione, sono stati selezionati 403 comuni che hanno avuto una quota di trasferimenti del fondo di solidarietà comunale inferiore del 15% rispetto alla media provinciale.
Il riparto del fondo per i piccoli comuni con meno di 500 abitanti
Il riparto delle risorse per l’anno 2023 avviene in due quote principali:
- il 93,3% del fondo, pari a 2,8 milioni di euro, risulta distribuito per coprire le differenze pro-capite rispetto al valore di riferimento del fondo di solidarietà comunale, ridotto del 15%. Questo assicura che i comuni inclusi rimangano entro tale differenza, con un contributo massimo di 28 euro per abitante;
- il restante 6,7%, equivalente a 200 mila euro, risulta assegnato in base ai fabbisogni di spesa e alle minori entrate, al netto delle spese. Questa quota si distribuisce proporzionalmente al deficit finale dei comuni, garantendo che il contributo totale non superi il 150% dell’assegnazione complessiva ricevuta nel 2022.
Infine il Ministero dell’Interno e il Ministero dell’Economia e delle Finanze hanno giustificato il riproporzionamento delle due quote per il 2023, alla luce delle esigenze emergenti e delle regolazioni necessarie legate alle risorse per la gestione dell’emergenza COVID-19.
Con questa nuova distribuzione dei fondi, si mira in conclusione a sostenere i comuni più piccoli nel mantenimento delle loro funzioni essenziali, assicurando una ripartizione equa e adeguata alle necessità specifiche di ciascuna realtà locale.