Sarà incentrata sul welfare l’edizione 2015 del Premio Assiteca “La Gestione del rischio nelle imprese italiane”, lanciato nel 2010 e finalizzato a valorizzare le best practice nazionali in tema di servizi e iniziative aziendali a favore dei lavoratori: Le iscrizioni sono aperte fino alla fine di ottobre.
Il Premio Assiteca “La Gestione del Rischio nelle Imprese italiane” si pone l’obiettivo di segnalare le aziende sensibili a questa tematica e dare quindi voce alle eccellenze del nostro Paese. Dal 2010, ogni anno viene approfondito un tema specifico. Il focus 2015 è “Welfare in azienda: pratiche e modelli vincenti”.
Dopo aver declinato la gestione del rischio rispetto ai temi della sicurezza sul lavoro, dei crediti commerciali, della business continuity, della compliance e dell’export, il focus 2015 del Premio Assiteca in partnership con L’Impresa – Gruppo 24 Ore, è “Welfare in Azienda: pratiche e modelli vincenti”.
Sotto il termine “Welfare Aziendale” viene ricompreso l’insieme di beni e servizi che le aziende predispongono o mettono a disposizione dei propri dipendenti per le esigenze della loro vita lavorativa, personale e familiare.
Beni e servizi, quindi, che possono essere collegati alle esigenze del lavoro (trasporto collettivo o ticket restaurant sostitutivi del servizio mensa), alle istanze personali del dipendente (palestre, viaggi ecc.), alla salute attuale e futura (servizi di check-up preventivi, coperture sanitarie), alle esigenze familiari (pagamento diretto di tutte le spese per l’istruzione dei figli quali rette scolastiche, acquisto dei libri di testo, lezioni di supporto allo studio ecc.).
Il piano di Welfare non è una prerogativa delle grandi aziende, anche aziende di medie e addirittura di piccole dimensioni possono realizzare piani di Welfare efficaci. In un periodo di grave incertezza come quello attuale, le Piccole e Medie Imprese devono infatti proteggere il loro asset più importante, il “capitale umano”: lavoratori, in gran parte dipendenti, con livelli salariali generalmente più contenuti rispetto alla media europea, che vedono sempre più problematico l’accesso ai servizi del Welfare Pubblico messo in discussione dalle ristrettezze di bilancio, dalla crisi finanziaria e dall’evoluzione demografica.
L’indagine, quest’anno a cura di ASAM – Associazione per gli Studi Aziendali e Manageriali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, si pone l’obiettivo di identificare i Welfare Champions: quelle imprese italiane che hanno sviluppato progetti di Welfare “vincenti” e che hanno saputo valorizzare al meglio un asset fondamentale nella gestione di ogni realtà: il cosiddetto “capitale umano”.