expoIllustrate le iniziative per accogliere i circa 200 mila visitatori con handicap previsti. Dall’accessibilità della città e del sito espositivo alla formazione degli operatori commerciali e del turismo, gli interventi prevedono anche un sito internet, brochure in braille, percorsi tattili e un numero telefonico dedicato

 

Un sito internet, percorsi e mappe realizzate ad hoc e un numero telefonico per chiedere ogni tipo di informazioni (0202015). Mentre scatta il conto alla rovescia, Expo 2015 e Milano sembrano pronte ad accogliere i circa 200mila visitatori disabili previsti (7mila hanno già acquistato il biglietto con lo sconto del 50%). Numerosi gli ambiti in cui sono stati sviluppati gli interventi: accessibilità della città e del sito espositivo, formazione degli operatori commerciali e del turismo, progetti per persone con disabilità sensoriale, campagne informative per la prevenzione e la salute, politiche per l’alimentazione, iniziative per socialità, corsi di italiano e lavoro per persone con svantaggio sociale.

 

Il piano frutto anche dell’impegno di Franco Bomprezzi. A illustrare il piano d’interventi – frutto di un lavoro iniziato più di un anno fa, grazie anche all’impegno di Franco Bomprezzi, giornalista e presidente della Lega per i diritti delle persone disabili (Ledha), scomparso il 18 dicembre 2014 – sono stati, venerdì scorso, l’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino, e l’amministratore unico di Expo, Giuseppe Sala. A Expo – è stato calcolato – parteciperanno almeno 200mila persone con disabilità e con ridotta mobilità. Si tratta di visitatori che, oltre a percorrere il sito espositivo, si fermeranno anche in città per visitare i suoi luoghi storico-artistici e avranno la necessità di accedere ai servizi di ospitalità e tempo libero, pubblici e privati.

 

Dal 2014 al lavoro una “Task Force per l’accessibilità”. Per offrire loro un’accoglienza adeguata, il Comune – in collaborazione con Regione Lombardia, Asl Milano, Areu e Aziende ospedaliere, ma anche col mondo imprenditoriale e con le associazioni che rappresentano il mondo della disabilità – nel 2014 ha costituito una “Task Force per l’accessibilità a Expo 2015” che ha condiviso la progettazione di tutte le iniziative: dall’adeguamento dei servizi all’abbattimento delle barriere architettoniche. Da questo sforzo è nato il portale Expofacile.it e sono stati individuati una decina di progetti dedicati alla disabilità sensoriale che il Comune, attraverso un bando, ha deciso di finanziare sostenendo le Associazioni per gli ipovedenti e non vedenti e l’Ente nazionale per la protezione e l’assistenza dei sordi.

 

Expofacile.it: le barriere cadono con un click. Attivo dal 6 marzo scorso, Expofacile.it fornisce a tutti i visitatori le informazioni necessarie per muoversi in autonomia sia in città che nell’area espositiva. Qui si trovano schede sull’accessibilità di un’ottantina tra alberghi, ristoranti e musei, sui mezzi di trasporto e sui servizi sanitari e ospedalieri. Il portale, inoltre, dedica ampio spazio alle informazioni sulla mobilità e suggerisce una decina di itinerari turistico culturali particolarmente adatti ai turisti con disabilità.

 

Un piano per un’accoglienza “su misura”. Se Expofacile.it rappresenta senza dubbio uno dei principali progetti messi in atto, il piano d’interventi agisce, tuttavia, in una prospettiva a più ampio raggio. Tra le iniziative avviate si ricordano, così, anche i corsi di formazione per gli operatori pubblici e privati che saranno in contatto con i visitatori, per fornire loro informazioni adeguate sull’accoglienza delle persone con disabilità. Nel complesso il Comune ha sostenuto la realizzazione di 11 progetti che prevedono iniziative o strumenti per persone con handicap sensoriali – mappe, percorsi, musei a misura di persona cieca o sorda – con la realizzazione anche di app specifiche, servizi di accompagnamento e interpretariato per le visite guidate in città e al sito espositivo.

 

Majorino: “Esposizione dalla forte vocazione sociale”. “Sono tante le iniziative che riguardano Expo 2015 – ha detto Majorino – e che connotano anche da un punto di vista sociale i sei mesi della manifestazione”. “L’Esposizione ha una forte vocazione sociale a partire dal tema ‘Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita’ che pone all’attenzione del mondo la sfida di come garantire sufficiente cibo sano per tutti – ha dichiarato Sala – Paesi, organizzazioni della società civile e imprese, da punti di vista diversi, si confronteranno e proporranno le loro visioni sull’argomento e condivideranno possibili soluzioni”.

 

Sala: “Una forte rappresentanza della società civile”. Per sottolineare maggiormente la mission sociale di Expo 2015 grande rilevanza è stata data proprio al generale contesto della società civile, rappresentata – in particolare – dal padiglione di Cascina Triulza e da altri siti dedicati che, con installazioni proprie, valorizzeranno il loro contributo al tema. “Un’altra dimensione sociale è legata, infine, all’organizzazione, alle sue esternalità positive in termini di mantenimento e crescita della forza lavoro – ha concluso Sala – e nella gestione del sito espositivo in una logica di diversity management, in modo da renderlo accogliente e fruibile dalle persone con disabilità o con esigenze particolari”.