La Ragioneria Generale dello Stato ha reso disponibili le tabelle che stabiliscono gli importi del contributo alla finanza pubblica per comuni, province e città metropolitane delle regioni a statuto ordinario, della Sicilia e della Sardegna, relativi al periodo 2025-2029.
Questa misura, che integra quanto già previsto dalla normativa vigente, è in attesa dell’emanazione del decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministero dell’Interno, come previsto dalla legge di bilancio 2025 (articolo 1, comma 788, della legge 30 dicembre 2024, n. 207). Il decreto ha già ottenuto il via libera dalla Conferenza Stato-città ed autonomie locali nella seduta del 12 febbraio 2025.
Gli enti esclusi dal contributo
Il provvedimento in fase di definizione prevede alcune esclusioni dal contributo. Nello specifico, non saranno tenuti a versarlo:
- gli enti in dissesto finanziario, ai sensi dell’articolo 244 del Testo Unico degli Enti Locali (TUEL, D.lgs. 267/2000);
- gli enti che, alla data del 1° gennaio 2025, si trovano in procedura di riequilibrio finanziario secondo l’articolo 243-bis del TUEL;
- gli enti che, pur avendo completato il periodo di risanamento definito dall’articolo 265 del TUEL, hanno ancora in carica l’Organismo straordinario di liquidazione;
- gli enti che hanno sottoscritto accordi di riequilibrio in base alle disposizioni della legge 234/2021 (articolo 1, comma 572) e del decreto-legge 50/2022 (articolo 43, comma 2), convertito con modificazioni dalla legge 91/2022.
Disposizioni contabili e bilancio di previsione
L’articolo 2 del decreto interministeriale stabilisce le modalità contabili per la gestione del contributo aggiuntivo. Gli importi dovranno essere iscritti annualmente, dal 2025 al 2029, nella missione 20 “Fondi e accantonamenti” del bilancio previsionale, alla voce “Fondo obiettivi di finanza pubblica”. La copertura finanziaria sarà garantita attraverso risorse di parte corrente, nel rispetto dell’equilibrio di bilancio previsto dall’articolo 162, comma 6, del TUEL.
Per il bilancio di previsione 2025-2027, l’importo del fondo dovrà essere registrato entro 30 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto, mediante una variazione di bilancio approvata dal Consiglio. Gli enti che hanno ottenuto la proroga fino al 28 febbraio 2025 potranno includere l’accantonamento già nella fase di predisposizione del bilancio previsionale.