pulizie scuoleIl ministero dell’Istruzione ha stanziato altri 64 milioni di euro per prorogare fino al 30 novembre il programma “Scuole belle”, partito a marzo 2014 e che prevede interventi di piccola manutenzione, decoro e ripristino funzionale degli edifici scolastici.

 

L’iniziativa, quindi non scade più il 1° aprile, ma va avanti per altri 8 mesi grazie ad un decreto-legge che consente anche  di mantenere in servizio circa 18mila addetti alle pulizie, di cui poco più di 12mila ex Lsu (lavoratori socialmente utili).

 

Con lo stesso decreto si autorizzano le scuole di Campania e Sicilia, dove la gara Consip non è partita, e le scuole del Lazio, dove scade, di continuare ad affidare, fino al 31 dicembre, i servizi di pulizia e ausiliari alle stesse ditte che li hanno erogati finora.

 

Il 31 dicembre, peraltro, scadono anche le proroghe annuali delle convenzioni nelle altre regioni dove è decollato il sistema Consip: si potrebbe così uniformare la situazione dei servizi di pulizia degli edifici scolastici in tutto il Paese.

 

La questione della pulizia delle scuole c’è sempre stato, ma nel 2012 l’ex ministro Francesco Profumo decise di dare ordine al sistema e di acquistare i servizi a seguito di una gara Consip.

 

Il Miur è titolare di contratti di servizio per 620 milioni di euro, con ditte che impiegano l’equivalente di oltre 24mila unità a tempo pieno, a fronte di una vacanza organica del doppio dei posti Ata, che sono di dodicimila unità.

 

A marzo 2014 è partito il programma “Scuole belle” per consentire ai circa 18mila lavoratori in esubero, per lo più ex LSU,in seguito alla scadenza dei contratti, di non rimanere senza impiego, ed essere utilizzati per piccoli interventi di pulizia delle classi e di sorveglianza dei locali e vigilanza degli alunni.

 

I 64 milioni di euro serviranno per arrivare a fine novembre. Nel periodo estivo di sospensione dell’attività didattica, il governo si è detto disponibile ad accogliere eventuali richieste di cassa integrazione in deroga.