Il sesto rapporto dell’OCSE, “How’s Life? 2024”, presentato al settimo Forum mondiale sul benessere, dipinge un quadro preoccupante dello stato di benessere dei cittadini nei paesi OCSE.


Mentre i tassi di occupazione e i redditi sono rimbalzati dai livelli di crisi, molte famiglie continuano a fronteggiare gravi pressioni economiche.

Si abbassa il livello di benessere nei paesi OCSE, nonostante la ripresa economica

A preoccupare, oltre ai costi abitativi, sono i crescenti segnali di disagio fisico ed emotivo che affliggono milioni di persone, in un contesto che sembra allontanarsi dagli obiettivi di inclusione e qualità della vita.

Resilienza economica, ma aumentano i problemi abitativi

Sostenuta da ampi interventi pubblici contro le difficoltà economiche post-pandemia e l’inflazione crescente, l’economia dei paesi OCSE è riuscita a tenere in equilibrio redditi e occupazione. Tuttavia, l’aumento dei costi della vita sta ancora colpendo molte famiglie, specialmente le più vulnerabili. Dal 2019, la quota di nuclei familiari a basso reddito che affrontano difficoltà per coprire le spese di alloggio è aumentata in un terzo dei paesi OCSE, e nel 2023 circa una persona su undici ha dichiarato di non poter riscaldare adeguatamente la propria casa. Questo fenomeno ha riportato alla luce sfide economiche che, per diversi anni, sembravano in diminuzione.

Salute e relazioni sociali: impatto negativo della pandemia

La pandemia non ha solo lasciato segni economici, ma ha anche inciso sul benessere fisico e relazionale. La speranza di vita nei paesi OCSE si è ridotta mediamente di sei mesi a causa del COVID-19. Nel contempo, i decessi legati a suicidi, abuso di alcol e overdose, che avevano mostrato un calo prima del 2019, sono tornati a crescere. Quasi il 30% della popolazione ha dichiarato di provare dolore fisico frequente, un aumento significativo rispetto a prima della crisi sanitaria. Anche la qualità delle relazioni interpersonali è peggiorata, con sentimenti di solitudine, preoccupazione e tristezza che si sono intensificati in diversi paesi.

Disuguaglianze sociali e di genere: un panorama complesso

Il rapporto evidenzia disparità tra gruppi sociali, con giovani e donne spesso più colpiti dal deterioramento delle condizioni di vita. Sebbene i giovani tendano a ottenere risultati migliori per quanto riguarda salute e connessioni sociali, hanno vissuto un calo di soddisfazione rispetto a prima della pandemia, rendendo meno evidente il divario con le fasce di età più avanzate. Le disuguaglianze di genere, pur ridotte in alcuni ambiti, mostrano un peggioramento nei sentimenti di preoccupazione e disagio, specie tra gli uomini, riflettendo un quadro in cui la crisi ha colpito in modo asimmetrico diversi gruppi della popolazione.

Cambiamento climatico e incertezze per il benessere futuro

Sul fronte ambientale, i dati dell’OCSE sono allarmanti. L’esposizione a eventi climatici estremi è aumentata, con una persona su sette che ha sperimentato calore estremo nel 2023. Sebbene gli sforzi per ridurre le emissioni di gas serra siano cresciuti, i progressi sono insufficienti a fermare il cambiamento climatico. Anche gli indici di biodiversità risultano in peggioramento, aggravati da un rallentamento nelle politiche di protezione dell’ambiente e riciclo.

Il testo completo del Rapporto

Il rapporto OCSE sottolinea l’urgenza di politiche pubbliche lungimiranti, in grado di affrontare le sfide di un mondo in rapido cambiamento. Solo con interventi incisivi sarà possibile non solo migliorare le condizioni di benessere attuali, ma anche preservarle per le generazioni future.

Qui il documento completo (in lingua inglese).