La Terza Sezione del Consiglio di Stato ha emesso un’ordinanza collegiale che conferma la sospensione dell’efficacia di una sentenza del TAR del Lazio riguardante le votazioni per le figure apicali del Consiglio Nazionale dei Periti Industriali.


Si tratta di una pronuncia che conferma la sospensione dell’efficacia di una sentenza del TAR del Lazio. Quest’ultima aveva parzialmente annullato il regolamento elettorale per i periti industriali, mettendo in discussione le disposizioni relative alla parità di genere.

La decisione del Consiglio di Stato riguarda gli appelli presentati dal Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e dall’Ordine di Napoli, sostenuti da diversi Ordini territoriali e da numerosi consiglieri nazionali. Il Consiglio Nazionale dei Periti Industriali ha comunicato che, sebbene la pronuncia sia avvenuta in fase cautelare, fornisce indicazioni utili per una futura e tempestiva risoluzione della questione nel merito.

Il Consiglio di Stato “salva” le figure di vertice per i periti industriali

La sentenza dei giudici del Cds numero 02921/2024 (non ancora pubblicata) argina una controversia che si era aperta tra la giustizia amministrativa e il consiglio professionistico: la sentenza del TAR del Lazio aveva deliberato la parziale illegittimità del Regolamento elettorale del Consiglio nazionale e i suoi organi istituzionali.

Nello specifico i giudici amministrativi avevano contestato l’applicazione della parità di genere nell’elezione degli organismi rappresentativi della categoria dei periti industriali.

In modo particolare secondo il TAR, il risultato elettorale dei vertici risultava “inficiato dall’applicazione di alcune disposizioni regolamentari che sono state annullate con riguardo alle modalità costrittive di scelta dei candidati“, che sarebbero limitative della libertà di voto.

In risposta dal Consiglio era arrivata una replica diretta, la quale sosteneva che i nuovi componenti del CNPI rassicuravanono tutte le iscritte e gli iscritti alla categoria sulla correttezza del voto e sulla relativa continuità delle attività amministrative e istituzionali degli organismi dirigenti territoriali e nazionali, compresi quelli della Cassa di previdenza.

Con questa decisione adesso il CdS sembra aver messo la parola fine a questa controversia.

Il commento del presidente Giovanni Esposito

Giovanni Esposito, presidente dei periti industriali italiani, ha espresso la sua fiducia nella giustizia amministrativa, sottolineando l’importanza di applicare correttamente il principio della parità di genere. “Questo principio deve fungere da elemento di coesione e non di divisione tra gli organi dirigenti della nostra categoria“, ha dichiarato Esposito.

Il presidente attende dalle autorità giudiziarie indicazioni utili per garantire la parità di genere anche nelle elezioni degli organi rappresentativi sia a livello territoriale (Consigli degli Ordini) che nazionale (Consiglio di Amministrazione e Consiglio di Indirizzo Generale della Cassa di Previdenza di Categoria). Questi sviluppi sono in linea con i principi costituzionali e le mozioni approvate durante l’ultimo congresso professionale, tenutosi a settembre 2023.

Il presidente poi chiude dicendo che nonostante il periodo estivo, le attività della governance nazionale dei periti industriali continuano senza interruzione. L’organizzazione è attivamente coinvolta in vari tavoli istituzionali con il governo, tra cui quelli dedicati alla riforma delle professioni, al nuovo sistema di abilitazione universitaria e alla definizione delle competenze per le certificazioni relative all’Industria 5.0. In queste discussioni, è prevista una particolare attenzione alla promozione delle componenti femminili.