Approvata la conversione in legge del decreto coesione: focus sulle misure per la scuola.
Il 4 luglio 2024 è stata approvata la legge n. 95 che ratifica il Decreto Coesione, portando significativi sviluppi per il settore dell’istruzione. Secondo quanto riportato dalla FLC CGIL, il decreto conferma l’allocazione dei fondi già destinati alle infrastrutture e al potenziamento dell’istruzione tecnica e professionale, oltre che al miglioramento dell’offerta educativa per i bambini nella fascia d’età 0-6 anni. Tuttavia, sono state sollevate critiche per le misure considerate insufficienti riguardo alle supplenze e al personale ATA.
Le misure per la scuola dopo la conversione in legge del decreto coesione
Le disposizioni rilevanti per il settore scolastico sono contenute nell’articolo 29 del testo legislativo, che delinea diverse iniziative. Queste vanno dall’assegnazione di risorse alle regioni meno sviluppate per ridurre i divari territoriali, alla gestione e proroga dei contratti ATA, stipulati per i progetti finanziati dal PNRR e dal Piano “Agenda Sud”. Una novità importante è il riconoscimento della retrodatazione giuridica del servizio per l’inclusione nelle graduatorie provinciali ATA (24 mesi).
Con l’approvazione di queste misure, il governo mira a rafforzare l’infrastruttura educativa e a migliorare l’accesso all’istruzione nelle aree più svantaggiate del paese, anche attraverso l’implementazione di progetti strategici come quelli previsti dal PNRR e dal Piano “Agenda Sud”.
Fondi alle regioni del Sud
In particolare, i commi 1, 2 e 3 dell’articolo 29 prevedono lo stanziamento complessivo di 450 milioni di euro per le regioni meridionali. Di questi, 200 milioni sono destinati al potenziamento delle infrastrutture sportive nelle scuole, inserendosi nella missione 4 del PNRR. Ulteriori 50 milioni sono dedicati al supporto dell’istruzione tecnica e professionale e alla creazione di laboratori innovativi, come parte della riforma degli istituti tecnici e professionali prevista dalla stessa missione. A queste iniziative si aggiunge uno stanziamento di 100 milioni di euro per arredi didattici innovativi nelle strutture per l’infanzia, sempre nelle regioni meno sviluppate, nell’ambito del PNRR.
Proroga contratti supplenza ATA
Il comma 4 dell’articolo 29 estende la proroga dei contratti di supplenza per il personale ATA impiegato nei progetti PNRR e Agenda Sud, consentendo alle scuole di stipulare contratti fino al 15 giugno 2024 e di attingere dalle graduatorie di istituto in caso di rinuncia. Questo periodo è considerato ai fini dell’inclusione nelle graduatorie provinciali ATA.
Il comma 5 riguarda i contratti a tempo determinato per gli assistenti amministrativi, introducendo modifiche alla gestione finanziaria e all’inserimento dei dati nel sistema ministeriale, ritardando il termine per l’inserimento dei dati al 20 maggio 2024 e il monitoraggio al 5 giugno 2024.