Una recente pronuncia giuridica della Corte Costituzionale si esprime sulla responsabilità del revisore: ecco quali sono le conclusioni emerse.
La Consulta ha emesso la sentenza n. 115/2024, stabilendo che non è incostituzionale far decorrere dal deposito della relazione sul bilancio il termine di prescrizione per il diritto al risarcimento del danno delle società che hanno conferito l’incarico ai revisori legali dei conti.
La decisione riguarda le azioni di responsabilità verso i revisori legali dei conti, sostenendo che è ragionevole che il termine di prescrizione inizi a decorrere dalla data in cui viene depositata la relazione sul bilancio. Questo termine definisce il periodo entro cui le società danneggiate possono richiedere un risarcimento per errori o omissioni riscontrati nei controlli effettuati dai revisori.
Responsabilità del revisore: il parere della Corte Costituzionale
Il Tribunale di Milano aveva sollevato questioni sulla legittimità costituzionale dell’articolo 15, comma 3, del decreto legislativo n. 39 del 27 gennaio 2010, focalizzandosi sul fatto che la norma sembrava limitare l’applicazione della prescrizione solo alle azioni risarcitorie intraprese direttamente dalle società danneggiate.
La Corte Costituzionale ha respinto queste obiezioni, sottolineando che il legislatore ha il diritto di stabilire la decorrenza della prescrizione e che deve bilanciare l’interesse delle società danneggiate a ottenere un risarcimento con la necessità di certezza del diritto e di tutela degli interessi di coloro che potrebbero essere chiamati a rispondere a richieste di danni dopo un lungo periodo di tempo.
Particolarmente rilevante è stato il riconoscimento che i revisori legali sono esposti a una responsabilità solidale con gli amministratori delle società e che, pertanto, il deposito di una relazione inaccurata o scorretta può immediatamente arrecare danni alla società committente, e che può così iniziare a far valere il proprio diritto al risarcimento.
La Corte ha inoltre precisato che il termine di prescrizione dal deposito della relazione non si applica agli azionisti o a terzi fino a quando non subiscono un danno effettivo derivante da una relazione erronea o scorretta, momento a partire dal quale scatterà la prescrizione secondo le disposizioni generali del Codice Civile.
Questa decisione della Corte Costituzionale chiarisce e rafforza il quadro normativo attorno alla responsabilità dei revisori legali dei conti, assicurando una giusta protezione per le società committenti senza compromettere la sicurezza giuridica.
Il testo della sentenza
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it